Vigilessa di Perugia perseguitata dall'ex comandante racconta in aula l'incubo e si commuove. E lui la denuncia

Questa la storia di Dalma Migliorati, agente di polizia locale in un comune umbro, e di Pier Luigi Casale, attualmente comandante dei vigili urbani di Cellole (in provincia di Caserta)

Dalma Migliorati, intervistata da Farwest su Rai3
Dalma Migliorati, intervistata da Farwest su Rai3
di Egle Priolo
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 24 Aprile 2024, 09:11 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 07:29

Stalking o vendetta per quel debito che non si vuole onorare? Furto delle password social e iscrizione della ex su Onlyfans per farla licenziare o alla fine l'hacker è stata lei? Di certo, la storia sentimentale tra la vigilessa di Perugia e il suo ex, sia compagno che comandante, è finita a stracci e soprattutto carte bollate, con la donna adesso pure denunciata per accesso abusivo ai sistemi informatici, mentre lui deve rispondere anche di atti persecutori e danneggiamento seguito da incendio.

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Questa la storia di Dalma Migliorati, agente di polizia locale in un comune umbro, e di Pier Luigi Casale, attualmente comandante dei vigili urbani di Cellole (in provincia di Caserta), che si è discussa ancora ieri davanti al giudice Elena Mastrangeli, che deve capire dove sia la verità in mezzo a tanta rabbia. In un incrocio di accuse – con tanto di procedimento civile in corso – e di colpi di scena che dalla frazione di Ripa sono arrivati fino alle telecamere delle trasmissioni tv nazionali.
Il caso è esploso, in tutti i sensi, nella notte del 12 marzo del 2023, quando tre auto vanno a fuoco in un parcheggio di Ripa. È chiaro sia un incendio doloso e le indagini dei carabinieri portano presto al 47enne. È lui, secondo gli inquirenti anche in base all'analisi delle celle telefoniche, ad aver incendiato le tre auto: l'obiettivo era solo quella della ex, ma poi le fiamme hanno raggiunto le due parcheggiate a fianco. Da qui, emerge una storia che racconta di continui tentativi di avvicinamento, di messaggi e di dispetti che per il pm Giampaolo Mocetti significano stalking.
Migliorati, infatti, nella sua denuncia diventata processo con rito abbreviato, ha parlato di quel rapporto iniziato a Foligno, proseguito a Cellole e interrotto a Perugia, tra «atteggiamenti iracondi e una gelosia eccessiva». Un comportamento tale da convincerla «a non lasciarlo, sia per compagnia sia per un misto tra timore e mancanza di chiarezza per tenere la situazione tranquilla onde evitare possibili ripercussioni». Un comportamento arrivato addirittura al furto delle password dei suoi social network, per poterla controllare anche online. E per creare a suo nome, ha scoperto dopo, un profilo hot su Onlyfans, in cui Casale avrebbe pubblicato le foto intime della donna scattate durante la loro relazione, come raccontato davanti alle telecamere di Farwest su Rai3.
Tutte accuse che la donna, accompagnata dal suo legale, l'avvocato Luca Valigi, ieri ha ribadito a lungo anche in aula. Dove è arrivata per rispondere alle domande del sostituto procuratore Mocetti e delle parti civili, il condominio di Ripa e i vicini con le auto distrutte dalle fiamme, assistiti dagli avvocati Danilo Areni e Francesco Areni. Un racconto, durato quasi tre ore, in cui la donna si è spesso commossa, arrivando alle lacrime nel ripercorrere quanto subito, tra paura e vergogna.
Una ricostruzione però che il comandante, dicendosi da sempre innocente, ha per il momento ribaltato non solo con la controdenuncia (che ora seguirà il suo iter) ma spiegando nel corso delle indagini come invece sia stato lui a interrompere il loro rapporto.

Ma alla sua richiesta di riottenere indietro circa 20mila euro di prestiti e regali, Migliorati «ha minacciato – ha detto lui al gip Angela Avila - di denunciarmi per atti persecutori se le avessi chiesto i soldi». Particolari su cui certamente verterà il controesame dei legali di Casale, gli avvocati Fiorentina Orefice e Giuseppe Stellato, fissato per la prossima udienza del 14 maggio.

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