Virus, il piano per vaccinare le categorie fragili:
chi ha diritto e come funzionerà in dettaglio

Virus, il piano per vaccinare le categorie fragili: chi ha diritto e come funzionerà in dettaglio
di Luca Benedetti
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Martedì 9 Marzo 2021, 08:55


PERUGIA Anche l’Umbria al lavoro, come chiesto nell’incontro con le regioni che il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio e il commissario straordinario il generale Francesco Paolo Figliuolo, sul nuovo piano vaccini. Si parte dall’attuale capacità vaccinale per capire come far crescere il numero non solo dei punti vaccinali per gestire la somministrazione ma anche quello delle dosi inoculate. Che hanno avuto un picco il 6 marzo con 4.312. Intanto del piano vaccinale sono stare inseriti i dottorandi, prenotazione nei prossimi giorni.
Il commissario Massimo D’Angelo, durante i lavori del Cor, ha ipotizzato un coinvolgimento dei medici di base utilizzando le sedi delle Aft per la vaccinazione. Intesa che dovrebbe portare i medici di famiglia a intervenire per le vaccinazioni dei soggetti fragili.
LE IPOTESI
«Di fatto- spiega Leandro Pesca, segretario della Fimmg per la provincia di Perugia- si fa menzione di questa possibilità già nell’accordo raggiunto per la vaccinazione degli over 80 che non possono uscire di casa».
L’ipotesi, anche dopo il via libera all’utilizzo di Astrazeneca per gli over 65, diventa più vicina. «L’idea- dice ancora Pesca- è quella di replicare quello che facciamo fino a domani per gli over 80. Cioè intervenire noi per la vaccinazione degli over 65 fragili. O in una sede della medicina di gruppo o in una delle sedi delle Aft». C’è da valutare anche una situazione domiciliare per le situazioni più gravi.
Tutto ruota intorno al lavoro che sta facendo un team di professionisti, individuato dal commissario, e incaricato di definire la popolazione assistita in Umbria che risponde ai criteri delle categorie 1 e 4. Cioè i fragili indicati come target della fase 2.
In particolare nella Categoria 1 sono inserite le persone estremamente vulnerabili che hanno un rischio particolarmente elevate di sviluppare forme gravi o letali di Covid-19, a partire dai 16 anni di età». Per la Categoria 4 saranno inserite «le persone con aumentato rischio clinico se infettate da SARS-CoV-2 a partire dai 16 anni di età fino ai 69 anni». 
La prima rivisitazione del piano vaccini dell’8 febbraio ha messo in testa alla fase 2 proprio i fragili. Categorie per cui c’è la massima richiesta di informazioni al numero verde istituito dalla Regione per gestire il piano vaccinazioni. Informazioni che vengono chieste anche agli uffici del Broletto tanto che una decina di dipendenti sono a disposizioni per chiarimenti sia quando arrivano telefonate negli uffici sia quando ci sono richieste che arrivano via mail.
A CHI TOCCA 
Ecco chi sono, secondo il ministero della Salute, i fragili della Categoria 1. Gli affetti da fibrosi polmonare idiopatica e altre patologie che necessitino di ossigenoterapia. Scompenso cardiaco in classe avanzata (IV NYHA), pazienti post shock cardiogeno. Pazienti con sclerosi laterale amiotrofica, sclerosi multipla, paralisi cerebrali infantili, pazienti in trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive e conviventi, miastenia gravis e patologie neurologiche disimmuni.
Soggetti over 18 con diabete giovanile, diabete di tipo 2 e necessitano di almeno 2 farmaci ipoglicemizzanti orali o che hanno sviluppato una vasculopatia periferica con indice di Fontaine maggiore o uguale a 3. Pazienti da considerare per definizione ad alta fragilità per le implicazioni respiratorie tipiche della patologia di base. Ed ancora, i pazienti sottoposti a dialisi. Chi ha una grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza e conviventi, immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico e conviventi. Evento ischemico-emorragico cerebrale che abbia compromesso l’autonomia neurologica e cognitiva del paziente. Persone che hanno subito uno “stroke” nel 2020 e per gi anni precedenti con rankin maggiore o uguale a 3. Pazienti onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure e conviventi. Genitori di pazienti sotto i 16 anni di età. Pazienti affetti da talassemia. Tutti i pazienti con sindrome di Down in ragione della loro parziale competenza immunologica e della assai frequente presenza di cardiopatie congenite sono da ritenersi fragili.

Chi ha subito un trapianto di organo solido o emopoietico al di fuori delle tempistiche specificate, che abbiano sviluppato una malattia del trapianto contro l’ospite cronica in terapia immunosoppressiva e conviventi. Pazienti con BMI maggiore di 35. 

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