Influenza alle porte: il commissario
dell'Asl Massimo De Fino:
«I vaccini saranno anticipati»

Influenza alle porte: il commissario dell'Asl Massimo De Fino: «I vaccini saranno anticipati»
di Umberto Giangiuli
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Mercoledì 23 Settembre 2020, 08:34
TERNI Il binomio Covid- influenza, secondo gli scienziati, rappresenta l’incubo del contagio simultaneo, nulla di scontato, rappresenta, comunque, una possibilità. Da qui l’importanza della vaccinazione antinfluenzale la cui campagna dovrebbe cominciare a ottobre, con l’Usl2 Umbria che ha già messo in campo gli strumenti necessari per non trovarsi impreparata all’ondata autunnale dei contagi, continuando, nello stesso tempo, anche il monitoraggio degli eventuali focolai del Covid. Il dottor Massimo De Fino, commissario straordinario dell’Usl è alle prese, oltre con la pandemia anche con la prossima campagna antinfluenzale particolarmente importante. Quante dosi di vaccino avete previsto per la campagna antinfluenzale 2020- 2021? 
«Nell’ultimo bando di gara espletato per i vaccini, è stata prevista la possibilità di aumentare la richiesta del numero di dosi del 50% rispetto al consumo dello scorso anno, che è stato pari a 175.000 dosi. Pertanto vi è una certa tranquillità nell’assicurare le dosi necessarie per tutti». Perché è così importante vaccinarsi? «La vaccinazione antinfluenzale è fondamentale per gli anziani ultra- sessantacinquenni ed i soggetti a rischio perché il loro sistema immunitario spesso è deficitario e l’influenza può portare a gravi complicanze cardiache e polmonari che mettono a rischio la vita». 
La sua visione territoriale riguarda pure l’ospedale Santa Maria, punto nevralgico della sanità. «Certamente. E’ necessario, soprattutto in questa fase, ridurre gli accessi al pronto soccorso, pertanto semplificare la diagnosi di influenza è importantissimo, per questo continuiamo ad assumere personale, soprattutto infermieri». Una diagnosi giusta può certamente aiutare, in che modo? «Una giusta diagnosi del paziente malato permetterà di capire se si tratta di influenza o Covid. Per questo motivo la vaccinazione è fortemente raccomandata quest’anno, anche per i soggetti in tenera età perché la sintomatologia Covid, nella prima fase, è sovrapponibile a quella influenzale ed anche la complicanza più frequente, rappresentata dalle polmoniti, insieme allo stato febbrile e la astenia e/o miastenia, che difficilmente possono essere differenziate tra le due patologie. Il soggetto già vaccinato di influenza con sintomatologia può essere più facilmente individuato come sospetto Covid. Il vaccino sarà raccomandato anche per le donne in gravidanza».
Come si è attrezzata l’Usl per questa campagna influenzale? «La regione ha siglato con i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta specifici accordi che prevedono la somministrazione della vaccinazione, fornita dalla Azienda sanitaria, ai propri assistiti. Noi come Azienda già attraverso i comitati abbiamo preparato il terreno per questa proficua collaborazione. Per quest’anno, ci tengo a sottolinearlo, anche i pediatri si sono messi in gioco. Abbiamo come obiettivo quello di avvicinarci quanto possibile alla percentuale di vaccinazione prevista dal ministero della Salute che è dell’ 80%, partendo da oltre il 60% degli anni scorsi dell’Uls 2, che, tra l’altro, è già un dato statistico tra i più elevati in Italia». 
Una particolare attenzione, quindi, alla campagna anti-influenzale tenendo sotto controllo la prevenzione e la cura del Covid. Cosa state facendo attualmente? «Molta prevenzione, sorveglianza e cura, per esempio la quasi totale partecipazione allo screening sierologico del personale scolastico, la più alta d’Italia . La fascia di età da vaccinare per gli anziani è quella dai 65 anni in su, oltre ai soggetti a rischio e i bambini da 0 a 6 anni, inoltre i soggetti a rischio nella fascia fino a 16 anni (con doppia dose consigliata per età fino a 9 anni). Compito della Azienda sarà anche quello di stimolare gli stessi operatori sanitari a vaccinarsi. Quest’anno il vaccino sarà fortemente raccomandato a tutti gli operatori, con priorità ai medici e coloro che operano nella rete della emergenza- urgenza, nelle attività intensive e chirurgiche, in domiciliari e distrettuali». 
Un'ultima domanda commissario. Quest’anno comincerà in anticipo la campagna antinfluenzale? «Sicuramente, non appena in possesso delle prime dosi partiremo attraverso comunicazione ai mass media ed agli utenti al fine di sensibilizzarli alla vaccinazione. Mi auguro che già nelle prime settimane di ottobre si possa partire, in modo di poter meglio capire se il malato di influenza ha contratto la malattia di stagione o si tratta, invece, di caso Covid».
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