Continua a crescere la curva dei contagi a Terni. Nella giornata di ieri sono stati riscontrati 49 nuovi positivi a fronte di 20 guariti, per un totale di 550 malati attuali. Ci siamo: la soglia di 250 (incidenza dei contagiati settimanali per centomila abitanti) è stata raggiunta, che poi è il limite fissato dal Dpcm Draghi per chiudere le scuole. Tant'è la Regione Umbria, con l'ordinanza del 12 marzo, predispone la sospensione di tutte le attività didattiche in presenza da lunedì 15 marzo fino al 5 aprile e, a Terni, anche di materne e nidi.
La protesta delle mamme. Le misure potranno essere riviste settimanalmente in base al mutamento del quadro epidemiologico, ma le giovani mamme, intanto, contestano il provvedimento: «In questo modo si violano tutti i diritti dei nostri figli e non si arginano completamente i contagi». «Non capiamo perché - esordisce una di loro, Maria Elena Morelli - con le varianti in circolazione nel nostro territorio ed un trend in costante aumento si chiudono le scuole, i giochi per bambini nei parchi pubblici, e si lasciano aperte tutte la altre attività commerciali».
Ieri, per la partenza della Tirreno Adriatico, la gente era ammassata dietro le transenne per filmare col telefonino la passerella dei partecipanti. Le vie del centro erano piene anche nel pomeriggio. «Sicuramente non sono gli eventi sportivi eccezionali come quello di ieri la causa di tutto ciò, ma un lockdown adesso che i nostri figli sono costretti a stare a casa è da prendere in considerazione» dicono le mamme.