Terni, il rapper AimaD apre il concerto di Sangiovanni all'Anfiteatro Fausto: «Grande emozione, dopo due anni di stop finalmente di nuovo su un palco»

AimaD durante le prove all'anfiteatro
AimaD durante le prove all'anfiteatro
di Federica Mosca
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Domenica 29 Agosto 2021, 20:38 - Ultimo aggiornamento: 20:44

TERNI - Anfiteatro Fausto preso d’assalto dai fan di Sangiovanni, la giovane promessa vicentina direttamente da “Amici” che stasera porta la tappa del suo tour a Terni.

L’opening act è affidato a Damiano Bonaventura Casicci, in arte AimaD, il noto rapper ternano di 21 anni che, tra gli altri, ha aperto i live di Mahmood e The Kolors.

Ultimo successo il mixtape “Soldier”, nato durante il lockdown per dare sfogo ai sentimenti contrastanti di un ventenne a cui la pandemia ha tolto ogni libertà.

Ad accompagnarlo altri due giovani artisti ternani: il chitarrista Lorenzo Borseti e Giovanni De Rosa alle tastiere.

Come nasce AimaD? 

"AimaD deriva dal bisogno di un ragazzo purtroppo abbandonato ai margini che ha trovato nella musica l’unico modo di farsi sentire dalle persone che hanno sempre cercato di evitarlo".

Come definisci la tua musica? 

"Pura, originale, versatile".

Avresti mai pensato di arrivare fin qui dopo soli quattro anni? Cosa diresti al Damiano di qualche anno fa? 

"Sicuramente la gavetta tra bar e discoteche è servita a far buttare gli occhi su di me e a farmi avere queste occasioni.

Al Damiano dell’anno scorso direi di stare tranquillo che si sistema tutto, che troverà qualcosa da fare e di non smettere. Di continuare a crederci. Sono molto soddisfatto di quello che sto facendo perché arrivo ad oggi dopo due anni di stop in cui ho avuto veramente difficoltà a portare avanti quello che faccio. Ci arrivo pieno di energie, molto preparato con i miei musicisti e non vedo l’ora di cantare stasera".

Ci stai prendendo gusto ad aprire grandi concerti. C’è un cantante in particolare che vorresti ti chiedesse di introdurre il suo live? Progetti futuri?

"Rispetto un sacco di artisti ma se proprio dovessi scegliere mi piacerebbe lavorare con i rapper della scena genovese come Izi e Tedua più che altro per un discorso umano, per come mi sento connesso a loro a livello di mentalità, di flusso di pensiero”. Prossimi traguardi… Spero di trovare un altro palco il prima possibile perché è stato difficile soprattutto per gli emergenti come me che cercano di affacciarsi in questa marea. Comunque mi sto per mettere a lavorare al disco con il mio produttore Giovanni De Rosa, il mio solito compagno di avventure. Non so se sarà anticipato da qualche singolo ma ci stiamo lavorando. Aspettatevi delle belle".

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