TERNI Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è la risposta del Paese a tutto ciò che ha provocato l’emergenza sanitaria del Covid-19; è il programma di investimenti che l'Italia deve presentare alla Commissione Europea. Anche Terni può usufruire dei fondi, su diversi fronti: è dell’11 marzo il documento ufficiale, inviato in Regione, in cui le idee per aiutare la città sono divise per temi. Temi fondamentali tanto da un punto di vista generale quanto da quello particolare del nostro territorio, come la transizione digitale, l’innovazione, la mobilità sostenibile, l’efficientamento energetico, la rivoluzione verde, l’alta formazione, la ricerca e la competitività, la coesione sociale, la rigenerazione territoriale e l’economia circolare. Che sia il momento della vera svolta green per la città dell’acciaio? Il Comune di Terni ha sviluppato 23 progetti «in maniera coordinata attraverso gli assessorati e le direzioni, su alcune linee condivise che fanno riferimento alla nostra idea di città e al nostro programma per una Terni verde, intelligente, dinamica, innovativa e attrattiva, perfettamente in linea con le indicazioni nazionali ed europee», come spiega Leonardo Latini, il sindaco.
E continua: «In alcuni casi siamo partiti da progetti già esistenti, ma che necessitano di implementazioni per essere completati.
Nel settore della rivoluzione verde c’è il progetto «Hydra» per la produzione di idrogeno verde e «Sistema Metropolitano Terni», sulla mobilità sostenibile, che si intreccia anche col progetto delle «fermate intelligenti» dei bus e servizi evoluti di connettività (sharing e delivery). Un nuovo progetto, inoltre, offrirà un servizio per la gestione, il trattamento e la valorizzazione dei rifiuti prodotti principalmente dalle aziende nella provincia di Terni e dei territori limitrofi, nella direzione dell’economia circolare. La digitalizzazione è prevista per la pubblica amministrazione anzitutto, ma anche per il turismo, con «Mapping Art» e il museo multimediale. Per la formazione, insieme all’Università di Perugia e alla Regione dell’Umbria, c’è l’idea del polo tecnologico per la formazione, l’università e la ricerca nell’area di Pentima, ma anche servizi per scuole dell’infanzia a tempo pieno e centri estivi-invernali.