Recovery plan, ecco i progetti del Comune di Terni da finanziare con i fondi europei

Recovery plan, ecco i progetti del Comune di Terni da finanziare con i fondi europei
di Beatrice Martelli
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Giovedì 11 Marzo 2021, 14:44 - Ultimo aggiornamento: 14:45

TERNI        Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è la risposta del Paese a tutto ciò che ha provocato l’emergenza sanitaria del Covid-19; è il programma di investimenti che l'Italia deve presentare alla Commissione Europea. Anche Terni può usufruire dei fondi, su diversi fronti: è dell’11 marzo il documento ufficiale, inviato in Regione, in cui le idee per aiutare la città sono divise per temi. Temi fondamentali tanto da un punto di vista generale quanto da quello particolare del nostro territorio, come la transizione digitale, l’innovazione, la mobilità sostenibile, l’efficientamento energetico, la rivoluzione verde, l’alta formazione, la ricerca e la competitività, la coesione sociale, la rigenerazione territoriale e l’economia circolare. Che sia il momento della vera svolta green per la città dell’acciaio? Il Comune di Terni ha sviluppato 23 progetti «in maniera coordinata attraverso gli assessorati e le direzioni, su alcune linee condivise che fanno riferimento alla nostra idea di città e al nostro programma per una Terni verde, intelligente, dinamica, innovativa e attrattiva, perfettamente in linea con le indicazioni nazionali ed europee», come spiega Leonardo Latini, il sindaco.

E continua: «In alcuni casi siamo partiti da progetti già esistenti, ma che necessitano di implementazioni per essere completati.

In altri casi abbiamo proposto idee completamente nuove». Cosa significa nel concreto? Anzitutto, infrastrutture: gli interventi pensati riguardano soprattutto il risanamento dell’ex Gruber, che si vuol trasformare in un quartiere verde e innovativo, giovane, che punta tutto sulla qualità dell’abitare, come avevano spiegato i tecnici comunali che lo hanno elaborato; ma non finisce qui. C’è anche la rigenerazione del Polo Audiovisivo Multimediale dell’Umbria (sì, anche gli studi di Papigno), l’efficientamento energetico di ben 24 edifici scolastici e anche di palazzo Spada; «Smart District» mira a migliorare la qualità e l’attrattività di aree produttive e quartieri periferici. Si potrà completare la bretella stradale ex Terni-Rieti e realizzare il nodo stradale Staino-Pentima. Uno dei progetti più interessanti è quello sul Teatro Verdi, nota dolente del centro città; migliorie sono previste per Campo Scuola e gli impianti di Collestatte, mentre, sul fronte del sociale, l’ex convento di Colle dell’Oro diventerà una casa di riposo.

Nel settore della rivoluzione verde c’è il progetto «Hydra» per la produzione di idrogeno verde e «Sistema Metropolitano Terni», sulla mobilità sostenibile, che si intreccia anche col progetto delle «fermate intelligenti» dei bus e servizi evoluti di connettività (sharing e delivery). Un nuovo progetto, inoltre, offrirà un servizio per la gestione, il trattamento e la valorizzazione dei rifiuti prodotti principalmente dalle aziende nella provincia di Terni e dei territori limitrofi, nella direzione dell’economia circolare. La digitalizzazione è prevista per la pubblica amministrazione anzitutto, ma anche per il turismo, con «Mapping Art» e il museo multimediale. Per la formazione, insieme all’Università di Perugia e alla Regione dell’Umbria, c’è l’idea del polo tecnologico per la formazione, l’università e la ricerca nell’area di Pentima, ma anche servizi per scuole dell’infanzia a tempo pieno e centri estivi-invernali.

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