No vax nelle scuole, caccia agli irriducibili

No vax nelle scuole, caccia agli irriducibili
di Lucilla Piccioni
3 Minuti di Lettura
Venerdì 10 Dicembre 2021, 09:15

TERNI Tempi duri per il personale scolastico che ancora non si è vaccinato anche se le direttive del Ministero della Pubblica Istruzione arrivano con il contagocce, ed in ogni comunicazione c'è scritto che seguiranno altre precisazioni. Altri chiarimenti. «Speriamo che per il 15 dicembre sia fatta chiarezza su come dobbiamo contenerci, su cosa fare in caso di mancanza del vaccino da parte del personale scolastico che da metà mese ha l'obbligo di esibire il certificato verde», dice Cinzia Fabrizi dirigente dell'istituto tecnico tecnologico Allievi-Sangallo.
Intanto è partita la caccia alla prenotazione per il vaccino, il punto di Terni non figura tra quelli disponibili, i medici di famiglia sono subbissati da richieste. Il 15 dicembre scatterà infatti l'ultimatum per chi lavora nella scuola. C'è tempo altri venti giorni per vaccinarsi e per portare al proprio dirigente la prenotazione del vaccino. Chi non si atterrà alle regole verrà sospeso dal lavoro. Il che significa niente stipendio, anche se la cattedra, per chi è di ruolo verrà mantenuta.
Non si matureranno i punti per il servizio svolto perché si è esonerati dal lavoro. Per i supplenti invece nessuna tutela. I sindacati stanno mettendo a punto delle strategie per evitare che chi non si vuole vaccinare si metta in malattia e per rientrare aspetti momenti migliori in cui magari le acque si sono calmate. «In questi giorni stiamo chiarendo questo punto con i sindacati della scuola e sia noi dirigenti che loro siamo convenuti su un punto preciso: appena un docente, o un lavoratore della scuola, torna in servizio subito, lo stesso giorno deve esibire il certificato che attesta la vaccinazione», spiega Fabrizio Canolla preside dell'istituto professionale Sandro Pertini.Tanti presidi hanno manifestato il timore di dover essere loro quelli che sospendono un lavoratore. «Certo seguiremo le norme che ci fornirà il Ministero della Pubblica Istruzione, ma non sarà di certo facile», aggiunge il dirigente Fabrizio Canolla. Nelle scuole ternane la percentuale di non vaccinati non supera il sei per cento, si tratta di dati più bassi rispetto a quelli nazionali forniti dal Ministero che parlano di un dieci per cento. Dal 15 dicembre altra novità: non sarà più coperto dalla legge sulla privacy il lavoratore che entra a scuola con il tampone. Fino ad ora bastava dimostrare che si poteva avere accesso a scuola, sulla App di cui sono stati dotati i dirigenti scolastici figurava solo che quel docente, o segretario, o bidello poteva entrare; senza specificare se era stato vaccinato o aveva eseguito un tampone. Da metà dicembre, quando scatterà l'obbligo vaccinale per chi opera nella scuola e di conseguenza sui computer delle segreteria comparirà il nome di tutti coloro che sono stati vaccinati. Impossibile farla franca. Chi per particolari patologie non può sottoporti al vaccino dovrà esibire la certificazione fornita dal proprio medico di famiglia. «A Terni di queste certificazioni ne sono state date pochissime», nota un medico di base. «Io sono d'accordo con quello che dice il Ministero della Pubblica Istruzione, ma mi chiedo come mai l'obbligo a vaccinarsi non esista per gli operatori che il Comune ci manda per seguire i ragazzi con problemi e non ci sia nemmeno per le cuoche delle mense e nemmeno per chi sta eseguendo i lavori all'interno delle scuole. Anche tutte queste persone non entrano comunque negli edifici scolastici? Facciamo due pesi e due misure?», si chiede il dirigente dell'Ipsia Pertini.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA