Centinaia di mascherine anti-covid inutilizzate lasciate in una palestra di una scuola: «Siamo sommersi, aiuto»

Centinaia di mascherine anti-covid inutilizzate lasciate in una palestra di una scuola: «Siamo sommersi, aiuto»
di Sergio Capotosti
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Giovedì 8 Dicembre 2022, 09:42

TERNI Mascherine ovunque. Sugli spalti, a bordo campo e perfino dentro gli spogliatoi. La palestra scolastica della Benedetto Brin a Terni ridotta a un enorme magazzino, dove si contano decine e decine di scatoloni stracolmi di mascherine mai utilizzate. «E non possiamo fare altrimenti, almeno fino a quando non arriveranno i fondi per un piano di smaltimento», spiegala la dirigente scolastica Carmen Maria Clara Iuliano. Così, tra una partita di pallavolo e l'altra, gli scatoloni restano in bella mostra, sia che si tratti di partite amatoriali che di attività legate all'educazione motoria degli studenti. Non un bellissimo spettacolo. «Si tratta delle famose mascherine acquistate dal commissario Arcuri, a migliaia e di pessima qualità, che generalmente i ragazzi, i bambini e i docenti si sono rifiutatati di indossare, preferendone altre di migliore qualità e acquistate in proprio», spiega l'assessore alla scuola del Comune di Terni, Cinzia Fabrizi. Ma perché proprio una palestra scolastica, in questo caso della Benedetto Brin, viene ridotta a magazzino di questi dispositivi di protezione contro il Covid-19? «Ogni scuola - risponde l'assessore Fabrizi - è autonoma e conosce la propria specifica situazione. All'assessorato istruzione -non è arrivata nessuna richiesta di intervento su questo tema». Insomma, ogni istituto si deve far carico della sistemazione delle mascherine anti Covid-19, che non solo non vengo più usate, perché è cessato lo stato di emergenza, ma non sono mai state neppure aperte, come nel caso della Benedetto Brin. «Ne mandavano in continuazione malgrado non venissero usate ma visto che c'era l'obbligo di indossarle noi le stoccavamo nel punto più comodo, la palestra appunto. Un punto di raccolta per i novi plessi che fanno capo all'Istituto comprensivo Benedetto Brin», spiega la dirigente Iuliano. Montagne di mascherine che nel tempo si sono accumulate in ogni angolo della palestra, senza che venissero smaltite perché nessuno le usava o le richiedeva. Resta ora da capire che fine faranno tutte queste mascherine? Resteranno lì? Saranno smaltite? «Come si dice, abbiamo fatto di necessità virtù e le abbiamo utilizzate per altro, come per le pulizie, ad esempio sono ottime per pulire i monitor dei computer, o anche per le imbottiture». Ma il vero colpo di genio è stato un altro, e riguarda le festività di Natale. «Le stiamo utilizzando in questi giorni per creare gli addobbi natalizi in occasione dei laboratori che fanno gli studenti e anche in questo caso sono ottime per questi tipi di lavori», prosegue la dirigente Iuliano. Una soluzione tampone, anche educativa per certi versi, che punta al riciclo, ma che non è risolutiva. «Serve un piano di smaltimento ma per farlo servono fondi e noi non possiamo fare da soli. Deve intervenire il Governo», conclude la dirigente Iuliano.
 

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