Fase due e mezzo, pronta l'ordinanza della Regione

Donatella Tesei
Donatella Tesei
di Federico Fabrizi
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Venerdì 22 Maggio 2020, 09:47
PERUGIA - Un’altra mandata del chiavistello. La presidente della Regione Donatella Tesei è pronta a firmare nella giornata di venerdì l’ordinanza per la Fase 2 e mezzo. Le nuove regole entreranno in vigore da lunedì e segneranno luce verde per i mercati ambulanti, le palestre, le piscine e anche per alcuni servizi collegati al turismo. I numeri del contagio indicano il costante avvicinamento all’obiettivo “Covid-feee”: ieri sono stati registrati soltanto due positivi in più con 1253 tamponi eseguiti.
NUMERI INCORAGGIANTI
I pazienti “attualmente positivi” sono scesi a 76 ed i ricoverati affetti da coronavirus negli ospedali umbri sono solo 19, con otto dimessi in un solo giorno; sono solo due i pazienti ancora nei reparti di Terapia intensiva. La sensazione è che il peggio sia davvero alle spalle e alcuni sindaci starebbero pensando di organizzare per i prossimi giorni un falsh mob contro quelle statistiche che descrivono ancora l’Umbria come una delle regioni “osservate speciali” per il rischio di diffusione del virus, al pari della Lombardia. Tutt’altro.
CONFINI PROTETTI
Ma i confini dell’Umbria resteranno ancora super-protetti. L’ordinanza della “Fase 2 e mezzo”, infatti, consentirà soltanto di recarsi a far visita ai congiunti nei territori confinanti. Niente di più. L’interpretazione è quella uscita anche ieri dalla Conferenza delle Regioni: considerare dopo tanti giorni un incontro con familiari come qualcosa di simile ad una necessità.
IL CASO MARCHE
L’Umbria ha risposto picche, anzi non ha risposto all’invito proposto dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli che con un decreto di tre articoli autorizzava dalla mezzanotte di mercoledì «spostamenti anche al di fuori della regione Marche, nei limiti della provincia o del comune confinante, da parte di residenti in province o comuni collocati a con fine tra Marche e altre regioni». Il decreto, però, prevedeva come condizione per l’attuazione «la comunicazione congiunta da parte dei presidenti delle Regioni, dei presidenti delle Province o dei sindaci dei comuni tra loro confinanti ai prefetti competenti». Per Palazzo Donini una mossa del genere è considerata oltre il perimetro dell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio, quindi: nessuna comunicazione. E così il dubbio resta: niente uscita a Civitanova per i folignati, e per i civitanovesi intenzionati di superare il confine il rischio di una multa salata.
STOP PURE ALLA TOSCANA
Stesso schema anche per il collegamento con la Toscana, Il presidente Enrico Rossi ha trovato l’intesa “reciproca” per i comuni confinanti con l’Emilia, ma non con l’Umbria. «Posso andare a Terni ma non a Chiusi o a Cortona», spiega con una battuta il primo cittadino di Castiglione del Lago Matteo Burico. Nessuna mossa invece con il Lazio, che per ora non ha fissato alcun passaggio neanche ai confinanti. Le nuove regole per il via libera ai congiunti, comunque, scatteranno dalla giornata di lunedì e consentiranno una serie di spostamenti.
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