Vaccini a scuola per 2mila bambini: si parte martedì

Vaccini a scuola per 2mila bambini: si parte martedì
di Remo Gasperini
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Giovedì 13 Gennaio 2022, 07:13

PERUGIA A due giorni dalla riapertura, scuole, famiglie e strutture sanitarie si attrezzano per reggere l’urto di contagi e quarantene e salvaguardare il più possibile la didattica in presenza. Su proposta del dottor Emilio Paolo Abbritti, direttore del Distretto del Trasimeno dell’Usl Umbria 1 cui le scuole hanno risposto con grande entusiasmo, nel Distretto del Trasimeno i bambini che ne faranno richiesta saranno vaccinati direttamente nei locali degli istituti «per consentire la più ampia partecipazione alla campagna di vaccinazione della fascia di età 5-11 anni e per contribuire così a favorire le attività didattiche in presenza». La vaccinazione anti virus Sars Cov-2 prenderà il via martedì 18 gennaio con delle sedute create ad hoc direttamente nelle scuole del territorio; le modalità organizzative saranno concordate con ciascun Istituto, anche in funzione del numero di aderenti. L’iniziativa è condivisa con il Commissario all’Emergenza Covid della Regione Umbria Massimo D’Angelo e con la direzione dell’Usl Umbria 1 e si va ad aggiungere alla programmazione già in atto nei punti vaccinali distrettuali. Il dottor Emilio Paolo Abbritti e alcuni dei suoi collaboratori, impegnati da oltre un anno nella campagna vaccinale, per favorire la più ampia partecipazione daranno tutte le informazioni necessarie e risponderanno alle eventuali richieste nel corso di incontri on line iniziati fin da ieri. «Il primo incontro, organizzato dal dirigente Simone Casucci del Comprensivo Panicale-Piegaro-Paciano – riferisce il dottor Abbritti – è stato molto partecipato ed è andato benissimo con i genitori che hanno fatto molte domande. Nel Trasimeno abbiamo una platea di circa 2.000 bambini delle scuole di Magione, Passignano, Tuoro, Castiglione del Lago, Città della Pieve e Panicale-Piegaro-Paciano e mi auguro che possa aderire il più alto numero possibile».

DAD AD PERSONAM

Il protocollo sul rientro pubblicato lo scorso 8 gennaio dal Miur contiene indicazioni differenziate per il trattamento dei casi di positività tra gli studenti e la gradazione ha portato alla ufficializzazione della Dad ad personam anche in caso di contatto e non di positività personale.

Le scuole così si stanno attrezzando con circolari che codificano la procedura da seguire dai responsabili Covid della scuola e dagli insegnanti che hanno studenti in quarantena e ovviamente da parte delle famiglie che fanno domanda di didattica a distanza per i figli “contatti diretti di positivi”. Sono già centinaia gli studenti che seguono le lezioni da casa e nei prossimi giorni diventeranno sicuramente migliaia.

ERRATA APPLICAZIONE

Un caso di errata applicazione della disciplina per l’attuazione della didattica a distanza è stato segnalato dal Comitato A Scuola Umbria. Avendo avuto segnalazione dai genitori che dieci classi dell’Omnicomprensivo Bernardino di Betto di Perugia erano state mandate in quarantena, il Comitato ha appurato che le positività plurime (più di due per classe) si erano verificate durante il periodo di vacanza e che quindi non c’era stato contatto entro le 48 ore precedenti all’interno della classe, dunque la quarantena (con annessa Dad) generalizzata non andava applicata. Il Comitato ha diffidato la preside la quale, così viene riferito, «ha subito risposto scusandosi per aver commesso un errato calcolo di presenze ai fini dell'applicazione della quarantena».

TEST GRATUITI

Stanziati 4 milioni di euro per dare la possibilità ai bambini della scuola dell’infanzia e a tutti gli studenti di poter disporre di test antigenici gratuiti «Con il provvedimento odierno viene garantita la gratuità del test antigenico per tutti gli studenti, nei casi di fine isolamento in seguito a positività. In aggiunta – ha detto l’assessore Paola Agabiti - per gli studenti della scuola dell’infanzia e della primaria sono stati previsti i test gratuiti di fine quarantena che, nel caso della primaria, si estendono anche alla sorveglianza. Sono altresì confermati, nell’ambito del programma di prevenzione, i test antigenici per la popolazione studentesca under 12.

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