Covid, Umbria terza in Italia per Omicron 2. In ospedale scoperti neonati e gestanti positivi

Covid, Umbria terza in Italia per Omicron 2. In ospedale scoperti neonati e gestanti positivi
di Egle Priolo
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Lunedì 21 Marzo 2022, 23:54

PERUGIA - L’Umbria è la terza regione in Italia in cui è più diffusa la variante Omicron 2, più contagiosa di Omicron anche se meno pericolosa. Un dato confermato in questi giorni dagli esperti, come il matematico Giovanni Sebastiani, e certificato dall’ultima stima della prevalenza delle varianti del virus Covid in Italia effettuata dall’Istituto superiore di sanità.

Secondo la relazione aggiornata al 7 marzo, infatti, sui campioni inviati da ogni Regione il 99,86 per cento dei casi è riconducibile alla variante Omicron (solo lo 0,08 alla Delta), ma tra queste a fronte di una media nazionale del 44,07 per cento l’Umbria impenna a un 65 per cento di Omicron 2, con un 35 per cento della prima Omicron. Dati rilevanti e che solo la Liguria (con il 79,7 per cento) e la provincia autonoma di Bolzano (75 per cento) riescono a superare, mentre chiude la classifica l’Abruzzo con solo il 23,6 per cento della prevalenza della variante Ba.2.

IL RECORD
Una situazione che appunto spiegherebbe la continua impennata dei nuovi contagi - con tanto di reinfezioni con varianti diverse - che da settimane interessa la regione e ha messo qualche giorno fa le province di Perugia e Terni tra le prime (su 107) per l’incidenza superiore al resto d’Italia. Anche in base agli ultimi dati forniti dalla Regione e aggiornati a ieri, infatti, ci sono stati quasi duemila nuovi casi in 24 ore, anche se pare che la crescita della curva stia iniziando a rallentare. I nuovi positivi registrati nell’ultimo giorno considerato dalla dashboard regionale sono stati 1.907, a fronte di 1.814 guariti, che portano il numero degli attualmente positivi a quota 20.934, 91 in più rispetto a sabato. Numeri ottenuti analizzando 2.112 tamponi molecolari e 7.989 test antigenici, con un tasso di positività sul totale del 18,87 per cento praticamente invariato rispetto a sabato quando era 18,77. L'incidenza negli ultimi tre giorni è comunque salita ma meno di quanto accaduto durante gli ultimi dieci: ora è pari a 1684,3 casi per 100mila abitanti ed è sempre doppia rispetto al dato nazionale (819,1 in rapida risalita anche in Italia). Registrati purtroppo altri due decessi che fanno salire il numero delle vittime umbre dall’inizio della pandemia a 1.774. La curva dei decessi è comunque stabile: dal 7 marzo il dato settimanale è inferiore a 20, ora fermo a 14 casi letali negli ultimi sette giorni.
Tornando all’analisi dei dati sui positivi, anche la crescita degli attualmente positivi sta comunque frenando: negli ultimi giorni +983, +545 e +91 casi attivi, si registrano quindi meno contagi giornalieri e più guariti rispetto ai giorni precedenti

NEONATI POSITIVI
Più o meno stabile la pressione negli ospedali, con tre ricoverati in più che portano il totale a 193, sei dei quali nelle terapie intensive, dato stabile.

Tra i ricoverati - come emerge invece dal report nazionale - cresce l'incidenza dei positivi scoperti dopo il ricovero per altre patologie, saliti a 20. In base agli ultimi dati, inoltre, cinque sarebbero gestanti e anche neonati.

SCUOLA CHIUSA
Intanto da oggi e probabilmente per l'intera settimana resterà chiusa una scuola elementare nel Comune di Panicale interessata da un'impennata di contagi da Covid che coinvolto diversi docenti. Si tratta della scuola primaria di Tavernelle che negli ultimi giorni ha visto aumentare i casi che hanno praticamente azzerato le disponibilità degli insegnanti. Impossibile, come accaduto anche a Borgo XX Giugno a Perugia, sostituire al volo i docenti con i supplenti quindi, come comunicato ai genitori, è possibile che la chiusura duri tutta la settimana.

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