Covid, in Umbria salgono i ricoveri. Chi sono i più no vax

Covid, in Umbria salgono i ricoveri. Chi sono i più no vax
di Egle Priolo
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Martedì 10 Agosto 2021, 07:43

PERUGIA - Covid, in Umbria tornano a salire i ricoveri ma i numeri sono ben lontani dal livello di guardia. In base ai dati forniti dalla dashboard della Regione, nelle passate 24 ore, infatti, sono stati registrati quattro nuovi ricoveri, che fanno salire il totale a quota 30, uno dei quali – dato stabile da qualche giorno – in terapia intensiva nell'ospedale Santa Maria di Terni, che accoglie al momento 13 pazienti (gli altri 17 sono al Santa Maria della misericordia di Perugia).

Incremento del 50 per cento – ma i numeri restano ancora molto bassi – dei nuovi positivi: sono stati 31 quelli accertati ieri a fronte dei 22 registrati lunedì della scorsa settimana. Con gli attualmente positivi che sono ora 2.068, 13 in più del giorno precedente: il numero maggiore è presente a Perugia (417) e a Terni (327). Registrati anche 18 guariti e ancora nessun decesso, con un totale dall'inizio della pandemia fermo a 1.424. In base ai dati aggiornati a ieri mattina, nell'ultima giornata considerata sono stati analizzati 500 tamponi e 1.002 test antigenici, con un tasso di positività del 2 per cento sul totale (era 1,86 lo stesso giorno della scorsa settimana e 1,7 domenica).
Prosegue intanto la campagna vaccinale, sulla linea dei numeri forniti lunedì: in Umbria (ieri risultano 5.102 vaccinazioni, cui 3.662 prime dosi e 1.440 richiami) chi ha completato il ciclo di vaccinazione contro il Covid ha superato il 64 per cento dell'intera popolazione. Secondo i dati della Regione, entrambe le dosi sono state infatti somministrate a 494.562 residenti, precisamente il 64,16 per cento del totale, di cui la fascia più immunizzata è quella dei cinquantenni, arrivati a un totale di 99.336 persone con doppia vaccinazione. Un dato particolare considerando che proprio la fascia tra i 30 e i 59 anni è quella che registra il maggior numero di indecisi o no vax, con un 28 per cento, quasi uno su tre.

Sono invece 587.479 coloro che hanno ricevuto la prima dose, il 76,17 per cento. In totale, sono state somministrate 1.063.681 dosi, sul 1.104.324 consegnate. I prenotati per ricevere il vaccino al momento sono invece 133.511.

NO VAX E DIFFIDE
Dopo le prime lettere anche degli ordini professionali della sanità che ricordano agli iscritti l'obbligo vaccinale, per non rischiare tra l'altro demansionamenti o sospensione dello stipendio, interviene anche la politica. «Le oltre mille diffide spedite da Asl 1 e Asl 2, a quanti esercitano professioni sanitarie e agli operatori di interesse sanitario che ancora non si sono vaccinati, rappresentano un vero e proprio campanello d'allarme, se pensiamo che gli stessi continuano a svolgere senza controllo la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, nelle farmacie, parafarmacie e negli studi professionali». Così Simona Meloni (Pd), vice presidente dell'Assemblea legislativa: «Nonostante l'iter di verifica, adottato anche all'interno delle Aziende ospedaliere di Perugia e Terni, il richiamo al rispetto delle norme nazionali e le recenti sentenze, nella nostra regione permangono troppo incertezze procedurali che impediscono, di fatto, di mettere le strutture sanitarie pubbliche e private in piena sicurezza». E ricorda la sua proposta di legge, ferma in commissione, che «avrebbe potuto anticipare e rafforzare le misure di controllo e disincentivo ai comportamenti no vax» in difesa dei «più deboli e i più fragili, riconoscendo la libertà di ognuno fin tanto che non va a ledere quella altrui, come nel caso degli operatori sanitari che hanno l'obbligo e il dovere etico e deontologico di fare di tutto per non mettere a rischio i propri pazienti».

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