Per difendere subito diecimila fragili, due giorni di vaccine day il 9 e 16 maggio

Per difendere subito diecimila fragili, due giorni di vaccine day il 9 e 16 maggio
di Luca Benedetti
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Venerdì 30 Aprile 2021, 08:50 - Ultimo aggiornamento: 08:52

PERUGIA - Diecimila fragili da difendere subito. Una sfida per la Regione che anticipa in due domeniche da Vaccine Day, il 9 e il 16 maggio, la somministrazione della prima dose ai fragili prenotati per giugno.
«In questo modo- spiega il commissario all’emergenza Covid-19 della Regione, Massimo D’Angelo-possiamo garantire una buona copertura vaccinale. Che unendo all’altro obiettivo, cioè quello di chiudere la campagna relativamente alla prima dose della fascia di età 70-79 anni, entro il 15-20 maggio al massimo, ci permetterà di aver messo in sicurezza, seppur con una dose, un numero importante di persone.
Per fare centro è stato annunciato che mercoledì della prossima settimana (cioè il 5 maggio) verranno consegnati ai medici di famiglia 28 mila di dosi di Moderna e Astrazeneca che permetteranno di dare una spinta importante alle vaccinazioni sia domiciliari che negli ambulatori. A proposito di medici di famiglia da stamattina sarà attivo l’hub al Cva di Ponte San Giovanni in cui si divideranno, a giorni alterni, il personale della Asl 1 e i medici di famiglia per gestire il piano di vaccinazione. Sul fronte dei due nuovi vaccine day, D’Angelo ha specificato che gli estremamente vulnerabili verranno vaccinati con vaccino Pfizer già nella disponibilità della Regione. «Visto il successo per gli over 80 abbiamo deciso di replicare con i soggetti vulnerabili» ha spiegato l’assessore alla Salute Luca Coletto nel punto settimanale Covid fatto in videoconferenza in Regione.
PRENOTAZIONI
Si possono fare anche dal telefonino utilizzando Sanitapp, altro aiuto tecnologico per trovare un punto vaccinale il prima possibile.
I NUMERI
A proposito di numeri la Regione conferma la possibilità di effettuare 8.500 vaccinazioni al giorno tutto dipende dall’arrivo dei vaccini, così come il target di 18mila con dentro anche la vaccinazione sui luoghi di lavoro.
I numeri raccontano che, considerando il dashboard regionale a ieri pomeriggio, sono 295.512 le dosi somministrate con circa 36.400 scorte disponibili; il 10,84% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale mentre il 27,09 ha ricevuto almeno una dose. In coda come prenotati ci sono 186.523 assistiti. Secondo il sito del ministero della Salute, invece, alle 17,35 di ieri, le dosi somministrare in Umbria sono 294.414 a fronte di 331.975 ricevute con un indice di somministrazione dell’88,7%. Solo Marche e Liguria hanno fatto meglio. La media nazionale è dell’85%. «Non ci interessano le classifiche- ha detto l’assessore alla Salute, Luca Coletto- ma che il sistema funzioni e quello umbro a dimostrato di funzionare bene. Non è una gara, siamo riusciti a stabilizzarci a livelli di eccellenza».
Spoleto, Orvieto e Perugia sono i distretti che vaccinano di più in rapporto alla popolazione. Nell’ultima giornata censita dalla Regione sono circa 5.100 dosi iniettate, dopo il record di martedì con quasi 9.500 iniezioni. Quasi 50mila gli over 80 che hanno ricevuto anche il richiamo.
Sempre sul fronte dei numeri a fronte di una platea di centomila tra over 80 e soggetti estremamente vulnerabili, il 50% possono portare alla vaccinazione di un caregiver e un quarto a quella di un familiare o convivente.
INFETTI E VACCINI
Il virus continua a colpire anche chi ha ricevuto la prima e anche la seconda dose di vaccino.

Numeri limitati, naturalmente, ma che vale la pena indicare. Per esempio i positivi dopo la prima dose sono 652, 55 casi in più rispetto a una settimana fa. Sono 256, invece, i positivi dopo aver ricevuto anche la seconda dose, Sono quattordici casi in più rispetto a una settimana prima.

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