Il virus rallenta ma resta diffuso: 89 le città con almeno un caso

L'interno dell'ospedale da campo dell'Esercito a Perugia
L'interno dell'ospedale da campo dell'Esercito a Perugia
di Fabio Nucci
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Venerdì 27 Novembre 2020, 07:07

PERUGIA - Continua la discesa degli attualmente positivi, per il terzo giorno col segno meno, grazie all’elevato numero di guariti che ieri hanno più che doppiato il numero dei nuovi casi: 832 contro 343. Un dato, quest’ultimo, che seppur più contenuto rispetto al periodo 20 ottobre-15 novembre resta consistente. La circolazione del virus tuttavia risulta più rallentata, come testimonia l’andamento decrescente del tasso di positività dei tamponi la cui media mobile settimanale è vicina all’8% come un mese fa. Resta da “luce rossa” il dato dei decessi: ieri altri 14 con un tasso di letalità, considerando la sola seconda fase epidemica, dell’1,35% in linea con la media nazionale.
Oggi, intanto, come anticipato dalla governatrice Donatella Tesei in consiglio regionale, il monitoraggio settimanale Iss-Ministero restituirà un Rt inferiore alla soglia di guardia, pari a uno. Cosa che non accadeva da oltre due mesi (15 settembre, indice pari a 0,85). La conferma del rallentamento della curva epidemica che a livello di nuove diagnosi segnala una costante riduzione, ad esempio, del dato mobile settimanale: negli ultimi sette giorni, 2.254 positivi, 1.277 in meno rispetto al periodo 13-19 novembre con una flessione del 36,17%. Un trend che si è consolidato anche sull’orizzonte bisettimanale che segna un -28,3%.
Dell’andamento della curva e del possibile arrivo del picco, prima di Natale, è tornato a parlare il fisico Roberto Battiston, i cui calcoli per Calabria, Umbria e Valle d’Aosta, tuttavia, «non consentono di fare calcoli sufficientemente precisi». «La situazione nelle regioni è molto diversificata e in alcune la decrescita dell’indice Rt è molto lenta». In Umbria, in realtà, dopo un andamento relativamente stabile dal 13 ottobre (1,40) al 13 novembre (1,43) con picco il 20 ottobre (1,69), la scorsa settimana il numero di riproduzione del virus ha perso quasi 0,4 punti. Allo stesso tempo, lo screening territoriale restituisce tassi di positività più contenuti: ieri i 343 nuovi casi sono emersi da quasi 4.800 tamponi con un tasso del 7,61%. Indice che trascina verso il basso la media mobile settimanale (utile a smussare il picco della domenica) ieri pari all’8,25%. In un mese in ogni caso, il totale dei tamponi eseguiti è cresciuto del 45,39%, nono dato più alto in Italia.
A questo si aggiunge il costante allargamento della forbice verso le nuove guarigioni che nelle ultime due settimane sono raddoppiate: 2.863 dal 13 al 19 novembre, 4.129 negli ultimi sette giorni. Il tasso di guarigione, quindi, è risalito al 57%, come il 12 ottobre. Il totale degli attualmente positivi, di conseguenza, sta scendendo (ieri -503) ed è tornato ai livelli di circa due settimane fa. Va ricordato che in un mese il dato è comunque raddoppiato (+105,85%) anche se a livello nazionale si tratta della terza crescita più bassa dopo Valle d’Aosta e la provincia autonoma di Trento. Rispetto al 26 ottobre, invece, i casi totali sono triplicati. La riduzione dei casi, consolida la posizione nell’area verde della mappa del contagio elaborata dalla Fondazione Gimbe che combina l’incremento percentuale settimanale dei nuovi casi (+8% circa) e l’incidenza per 100mila abitanti dei positivi censiti nelle ultime due settimane (pari a circa 640).
A proposito di incidenza sugli abitanti, la diffusione territoriale del virus resta ampia e ieri il totale dei comuni infetti è risalita da 88 a 89 (un nuovo caso a Penna in Teverina che nei giorni scorsi era tornato Covid-free).

La concentrazione dei positivi attivi si è ovviamente ridotta per effetto dei tanti guariti e ora sono 35 i comuni con più di 10 casi per mille residenti. La città con la più alta incidenza è Bettona (18,97) seguita da Montone, Trevi, Bastia Umbra e Paciano. Tra le grandi città, record di guariti a Spoleto (205) e casi attivi in discesa di 180 unità mentre a Foligno i positivi attivi salgono di 13: 34 nuovi casi 17 guarigioni e 4 decessi. Le altre vittime Covid erano residenti a Deruta, Narni, San Giustino, Perugia (2), Terni (2) e Orvieto (2); una fuori regione.

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