Su ArteFatte c’è la storia del cane Olivia, scritta e disegnata da mamma Elisabetta, con le figlie Beatrice e Bianca Maria, ci sono i piccoli lavori di manutenzione fatti nel Borgo di Schifanoia di Narni da mamma e figlia e il recupero di mobili e sedie. Del gruppo fanno parte donne che stanno lavorando alla sciarpa della condivisione e dell’accoglienza e scrivono racconti, che si occupano della raccolta alimentare, della distribuzione della spesa e delle mascherine alle famiglie, che fanno intrattenimento per i bambini. Un concentrato di buone pratiche e di passione per la creatività, per l’arte a 360 gradi, dalla pittura al teatro, dal canto al ballo, al cinema alla letteratura, e soprattutto di rispetto per i diritti del prossimo. “Appena possibile - promettono - oltre che su una pagina facebook, che resterà comunque attiva e pronta ad accogliere nuove ArteFatte, ci incontreremo in uno spazio all’esterno, pronte ad essere di sostegno a donne con problemi di fragilità”.
L'arte contro il Covid-19, a Narni
nasce il movimento ArteFatte
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Giovedì 21 Maggio 2020, 18:42
Quello nato sulla pagina facebook ArteFatte è una sorta di movimento artistico anti-covid, che si basa su valori, creatività e cuore. A Narni, mamme e nonne, tutte impegnate nel volontariato, costrette a restare a casa per la quarantena, si sono unite grazie all’arte e alla voglia di fare insieme. Hanno iniziato a realizzare simulazioni di opere pittoriche importanti seguendo l’input dei grandi maestri, da Dalì a Modigliani, fino ad artisti moderni, come Francesco Musante. Rappresentazioni fotografate e assemblate il cui risultato finale ha generato una simmetria dell’immagine tra l’opera d’arte e quella ArteFatta. Le donne ArteFatte, oltre ad essere quasi tutte mamme e lavoratrici, ruotano tutte intorno al mondo volontariato in associazioni, nei terzieri, hanno un grande amore per propria la città e per gli animali, spesso protagonisti con loro nelle opere riprodotte. Gli uomini, mariti e figli, sono stati tirati dentro al progetto, ad eccezione di uno di loro che, per la festa del patrono cittadino, ha riprodotto l’immagine di San Giovenale.
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