Riposo? No, grazie. I nonni fra cucina e bricolage, per chiudere le porte alla malinconia

Riposo? No, grazie. I nonni fra cucina e bricolage, per chiudere le porte alla malinconia
di Daniela PALMA
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Venerdì 24 Aprile 2020, 11:37 - Ultimo aggiornamento: 11:44
Solo un telegiornale al giorno. Non di più, non adesso. Perché nonno Oronzo Errico e nonna Rita Tornese, che preferiscono guardare sempre al lato positivo della vita, quell’angoscia dei notiziari odierni sull’avanzata del coronavirus proprio non la sopportano. Basta un solo tg, giusto per essere aggiornati sulle ultime novità, e il resto è già troppo, porta solo inutile malinconia. E loro, per quella, non hanno proprio tempo, nemmeno adesso che sono da soli in casa, osservando scrupolosamente le disposizioni restrittive del governo.

Per nonno Oronzo, con le sue 90 primavere, ci sono le piante del giardino da innaffiare, la siepe da curare, piccoli lavori di manutenzione, riparazione e bricolage domestico, in uno spazio tutto suo sul retro di casa: un piccolo mondo con tanti svaghi per tenere la mente allenata e le mani impegnate, come ha sempre fatto prima dell’inizio dell’emergenza sanitaria, quando scorrazzava ancora per la sua Magliano (frazione di Carmiano) con l’auto, andando a fare la spesa al supermercato o in farmacia, per l’approvvigionamento delle medicine di ogni giorno.

Anche Rita, sua moglie, 88 anni, fino a poche settimane fa usciva da sola quasi tutti i giorni. Comprava il pane fresco, la carne inmacelleria, un piccolo giretto a piedi nei negozi del suo quartiere, quattro chiacchiere coi vicini, un saluto al volo a casa dei figli. E oggi che il buon senso e le tante raccomandazioni dei suoi cari non lo consentono più, aspetta con pazienza di riprendere la sua quotidianità e, soprattutto, il contatto col resto della famiglia. Appena sarà possibile, però, subito dopo un grande abbraccio ai suoi figli e nipoti – dice – prenderà subito un appuntamento dall’estetista di fiducia, per la cura dei piedi, e uno dal parrucchiere, per essere sempre in ordine come piace a lei. Chissà se presto tornerà davvero tutto com’era prima.

Se lo augura tanto, soprattutto per la sua famiglia, per i suoi nipoti, per tutti coloro che oggi sono in difficoltà. E nel frattempo, tra uno sguardo fuori dalla finestra, a contemplare il suo colorato angolo di mondo, e qualche pensiero preoccupato da scacciare via, si gode questi tempi dilatati, con una sveglia stranamente comoda, una colazione tarda e lenta a metà mattina, tanto tempo in più per dedicarsi a se stessa e riposare. Anche se di tutto questo riposo, nonno Oronzo e nonna Rita, abituati ad una vita sempre intensa e attiva, ne farebbero volentieri a meno.
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