Words of Rome, le mappe di parole dedicate a Roma: «Idee di ogni genere, in continua evoluzione»

Words of Rome, le mappe di parole dedicate a Roma: «Idee di ogni genere, in continua evoluzione»
Words of Rome, le mappe di parole dedicate a Roma: «Idee di ogni genere, in continua evoluzione»
di Enrico Chillè
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 22 Aprile 2020, 16:54

Al momento, su Instagram, ci sono solo poche foto postate su un account dedicato. Eppure il progetto 'Words of Rome' è in costante espansione e non potrebbe essere altrimenti: una sorta di 'mappe di parole', o 'mappe geo-concettuali', dedicate alla città eterna, ai luoghi che la rendono unica al mondo e ai suoi abitanti.

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Trasformare la cartina geografica di Roma in una specie di mappa concettuale, realizzabile per settori ancora prima che per luoghi, è l'idea avuta da un 40enne romano, Luca Di Vito, che ha spiegato a Leggo di essersi ispirato ad una grafica simile, che però riguardava la città di Londra: «Durante un viaggio nella capitale inglese, vidi in una libreria questo poster che si chiamava Word Map of London. La mia compagna decise di regalarmelo perché mi piaceva molto, ero convinto che esistesse già anche quella di Roma, invece cercando sul web non ho trovato nulla di simile e ho deciso di iniziare a cimentarmi».

Tutto è iniziato tre anni fa, con i primi tentativi e un percorso divenuto via via più preciso e sofisticato. «Ho iniziato disegnando a mano libera su carta, poi scannerizzando i singoli fogli e rimettendo tutto insieme in digitale» - racconta ancora Luca Di Vito - «Poi, dopo aver scannerizzato quella di Roma, un amico mi ha prestato la sua tavoletta grafica per sistemare le imperfezioni e correggere il tutto. A quel punto ho iniziato a stamparne qualche copia per degli amici, iniziando a fare anche versioni personalizzate, indicando posti significativi delle loro vite, come il primo bacio, la scuola, la casa in cui sono cresciuti o le case dei migliori amici».
 
 


Alla fine, Luca Di Vito ha deciso di aprire un account Instagram in cui pubblicare i suoi lavori 'tematici': «La cosa divertente è che è una mappa in continua evoluzione, un po' perché inizio a familiarizzare meglio con gli strumenti e il software con cui disegno e un po' perché ogni giorno scopriamo cose nuove di Roma, o cose che abbiamo sotto gli occhi e che magari dimentichiamo. Locali nuove, cose che accadono in una determinata zona... è una mappa imperfetta, come è imperfetta Roma».

Una delle idee più brillanti è stata quella di realizzare le cosiddette 'Roma Movie Map', con i più grandi attori romani e con le location più famose dei film che hanno fatto la storia del cinema italiano: «È una delle tante idee, anche se non è semplice inserire i titoli dei film in corrispondenza dei luoghi in cui sono stati girati.
Uno degli aspetti fondamentali di questa storia è l'insonnia: una fedele compagna di vita, che mi ha permesso di trascorrere ore e ore davanti la pc tra lavoro di ricerca e disegno».
Luca Di Vito, grande tifoso della Roma, è riuscito anche a compiere un clamoroso lavoro: inserire, sulla miniatura di un campo di calcio, tutti i calciatori che hanno indossato la maglia giallorossa, ovviamente cercando di posizionarli in base al ruolo. Al momento, in fase di elaborazione, ci sono mappe dedicate anche alla musica, con canzoni e cantanti romani suddivisi per zone, ma non solo.

Le potenzialità di queste mappe sono enormi e Luca sta pensando di soffermarsi anche su alcuni luoghi in particolare. «Fondamentalmente, a parte alcune cose che sono comuni a tutti, ognuno ha la propria percezione di Roma, dei propri quartieri e dei propri "luoghi del cuore". Io, ad esempio, ora sto lavorando a una mappa di Garbatella, il quartiere dove abitavo da bambino e che frequento ancora con una certa continuità» - spiega ancora Luca Di Vito a Leggo - «Mi piaceva l'idea di ripercorrerne le tappe e i luoghi grazie anche alle numerose pubblicazioni che sono state prodotte in occasione del centenario. E poi la diversità degli stili architettonici del quartiere - dai villini in stile liberty alle forme sinuose del ponte Settimia Spizzichino - mi ha stimolato l'idea di integrare il concetto di "mappa di parole" con i disegni dei luoghi del quartiere per dare una vitalità maggiore all'immagine».

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