Vacanze di Natale e Capodanno, gli italiani dicono no ai viaggi all'estero: ecco le mete scelte

Boom per le ferie a km zero, soprattutto i piccoli borghi: tranquillità lontano dai luoghi turistici più affollati

Vacanze di Natale e Capodanno, gli italiani dicono no ai viaggi all'estero: ecco le mete scelte
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Lunedì 13 Dicembre 2021, 20:40

La variante Omicron e le nuove restrizioni annunciate da molti Paesi hanno fatto rivedere le scelte di viaggio degli italiani che per le vacanze natalizie preferiscono rimanere nei confini nazionali, divisi tra montagna, città d'arte o borghi, meglio se a km zero. L'obiettivo è di riposarsi. Gli oltre 14 milioni di italiani che partiranno per Natale (10 milioni 454 mila) o Capodanno (4 milioni 381 mila) resteranno nella quasi totalità in Italia. Per le vacanze di Natale infatti il 94,6% resterà in Italia contro un 5,4% che sceglierà l'estero. Analogo andamento per Capodanno con il 97,0% degli italiani rimarrà dentro ai confini nazionali, mentre il 3,0% opterà per l'estero. Inoltre, in entrambi i periodi circa il 70% rimarrà all'interno della propria regione di residenza. È quanto emerge dall'indagine dell'istituto Acs Marketing Solutions per Federalberghi.

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A Natale la classifica delle destinazioni italiane preferite vede in testa la montagna (25,9% dei casi), seguita dalle città diverse da quella di residenza (25,4%), dalle città d'arte (20,0%) e dal mare (14,0%). Per l'ultimo dell'anno invece gli italiani si dirigeranno soprattutto verso città diverse dalla propria (44,1%), località di montagna (23,1%) e località d'arte (17,4%). Chi va all'estero si dirigerà soprattutto verso le grandi capitali europee (83,3%) e i parchi divertimento europei (16,7%). Per la scelta dell'alloggio, si darà priorità alla casa di parenti o amici (oltre il 40%), mentre il 27% opterà per il comfort dell'ospitalità alberghiera. A Natale gli italiani in vacanza dormiranno in media 6,9 notti fuori casa per una spesa media pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) di 804 euro (724 per chi rimarrà in Italia e 1.990 per chi andrà all'estero).

Il giro d'affari sarà di circa 8,4 miliardi di euro.

A Capodanno il periodo sarà più breve in media si passeranno 3,6 notti fuori casa. La spesa media pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) sarà di 477 euro (462 per chi rimarrà in Italia e 938 per chi andrà all'estero), con un conseguente giro d'affari di circa 2 miliardi e 90 milioni di euro. Il turismo si conferma un driver eccezionale per l'economia del territorio: la gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata ai pasti (27,5%) e al viaggio (21,3%). Lo shopping assorbe il 21,1% del budget, mentre solo il 13,7% sarà destinato all'alloggio. La motivazione principale per la vacanza natalizia sarà il riposo e il relax (70,6%). Il vecchio detto «Natale con i tuoi», comunque, rimane sempre attuale: il 47,2% degli italiani approfitterà delle feste per raggiungere la propria famiglia. Altri motivi che orientano la scelta della vacanza sono la ricerca del divertimento (21,6%) e l'abitudine (16,6%). Diversi i principali motivi che portano gli italiani a far vacanza a Capodanno: la ricerca del divertimento (62,2%) e del relax (54,2%).

Solo 800 mila italiani si recheranno all'estero per le vacanze di Natale con un crollo del 58% rispetto a prima della pandemia nel 2019. Aggiunge la Coldiretti in riferimento all'indagine di Federalberghi sugli italiani in vacanza per le festività di fine anno. L'annuncio di nuove restrizioni in molti Paesi per effetto della variante Omicron spinge a dire addio alle grandi capitali europee e alle destinazioni più lontane ma provoca anche una diffusa incertezza che - sottolinea la Coldiretti - sta facendo posticipare prenotazioni e programmi di fine anno.

Il risultato è che un numero crescente di italiani sta pensando di rimanere in patria magari organizzando una vacanza di prossimità. A far la parte del leone delle ferie a km zero sono soprattutto i piccoli borghi che consentono di coniugare la voglia di tranquillità con la possibilità di godere di spazi di libertà più ampi lontano dalle città o dai luoghi turistici più affollati. Questo fenomeno è favorito anche - continua Coldiretti - dalla diffusione capillare dei 5mila piccoli comuni italiani che incrementa la capacità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali. A garantire l'ospitalità nei piccoli centri è soprattutto una rete composta da 24mila strutture agrituristiche con 253mila posti letto e quasi 442 mila posti a tavola.

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