Giro della Turchia 2021, tour alla scoperta del Paese: l'itinerario inedito - Foto/Video

Giro della Turchia 2021, tour alla scoperta del Paese: l'itinerario inedito
Giro della Turchia 2021, tour alla scoperta del Paese: l'itinerario inedito
di Silvia Natella
6 Minuti di Lettura
Domenica 18 Aprile 2021, 18:55 - Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 14:50

Oltre 1300 chilometri, otto tappe e atleti provenienti da 12 Paesi diversi: sono questi i numeri del Giro della Turchia, arrivato alla 56esima edizione. Seguire il percorso della corsa ciclistica è un’occasione per ammirare molte località famose come Beyşehir, Alanya, Kemer, Göğübeli Peak, Fethiye, Marmaris, Turgutreis e Bodrum. Saltata la tappa della Cappadocia a causa delle forti nevicate, il giro è iniziato da Konya l’11 aprile e si è concluso domenica 18 a Kuşadası. Una gara che ha portato in pista ciclisti di Italia, Belgio, Israele, Spagna, Francia, Russia, Stati Uniti, Norvegia, Paesi Bassi, Kazakistan, Svizzera e Malesia. Un modo per esplorare un itinerario più o meno inedito e un’organizzazione impeccabile ai tempi del Covid dopo che l’edizione dello scorso anno non si è svolta a causa della pandemia.

 

Attualmente muoversi con destinazione Turchia per scopi turistici non è semplice, ma il tour presidenziale ha dato la possibilità di raggiungere luoghi più o meno noti: dall’entroterra al litorale sul mar Mediterraneo. Il viaggio è iniziato a Nevsehir, in Cappadocia, dove si è tenuta la conferenza stampa dell’evento sportivo. La neve che è scesa copiosa sui celebri camini delle fate ha cancellato la prima tappa e il giro è proseguito a bassa quota. Partendo dai luoghi toccati dal tour, si suggerisce un itinerario originale, da seguire quando si potrà tornare a viaggiare liberamente. 

La Cappadocia 

La classica cartolina con mongolfiere colorate che svettano tra le formazioni rocciose plasmate dal vento, dalla pioggia e dall’eruzione vulcanica arriva da qui, da questa regione semi-arida della Turchia centrale. Le rocce friabili e le dimore scavate nel tufo hanno offerto rifugi alle popolazioni locali per millenni e ora si presentano come un paesaggio lunare e caratteristico. A rimarcare l’aspetto fiabesco di questi luoghi c’è la denominazione popolare data ai rilievi sormontati da coni dello stesso materiale. Si chiamano “Camini delle fate” e la leggenda narra che i massi in cima siano stati posati dalle divinità. Tra le attrattive più famose ci sono anche le chiese rupestri affrescate del Museo a Cielo Aperto di Göreme e le città sotterranee di Derinkuyu e Kaymaklı (dei veri e propri labirinti sottoterra con tunnel e cunicoli articolati su più livelli in cui vivevano circa 30mila persone al riparo dagli invasori). Per vivere appieno l’esperienza in Cappadocia si può dormire in uno degli alberghi ricavati nelle grotte o godersi il panorama a bordo delle mongolfiere. Durante il viaggio in concomitanza con il Giro della Turchia la neve ha regalato un paesaggio inedito e bianco, senza le tonalità ocra e arancione che solitamente contraddistinguono la Cappadocia. Tra i siti da visitare c’è anche Uçhisar, una onirica cittadella in tufo dominata da un’imponente fortezza rocciosa. Lo scorcio visibile dalla Valle dei Piccioni ricorda i Sassi di Matera e i calanchi dei paesi vicini.

Saltano agli occhi le nicchie scavate nella pietra per raccogliere gli escrementi dei piccioni, ottimo concime naturale per frutteti e vigneti. È sicuramente una delle regioni più amate della Turchia, una parentesi dalla realtà e un immaginario viaggio ai confini del mondo. Con un po’ di fantasia e con le sfumature tenui dell’alba o del tramonto sembra di sbarcare sulla Luna o su Marte. Se ci si addentra nel tufo multiforme con la musica popolare nelle orecchie è come se il tempo si fermasse. 

 

La provincia di Antalya (Adalia)

Il giro ciclistico presidenziale della Turchia si è svolto su un percorso unico ricco di storia e di natura. Nato nel 1963 su iniziativa della Federazione ciclistica turca come l'unico tour ciclistico intercontinentale al mondo, era conosciuto con il nome di “Marmara Tour”. Quest’anno è stato organizzato sotto il patrocinio della presidenza della Repubblica di Turchia, del ministero della Cultura e del Turismo e dell'Agenzia di promozione e sviluppo del turismo di Türkiye (Tga). Il viaggio sulla scia dei ciclisti ha portato ad attraversare la catena montuosa del Tauro fino ad arrivare alla costa turca del Mediterraneo, meta turistica per eccellenza. La città di Antalya dà il nome all’intera provincia ed è situata su una scogliera. Un posto ideale per chi ama il sole e il mare, ma anche la storia. Le tracce di antiche civiltà si fondono in perfetta armonia con meraviglie della natura come grotte e cascate.  Nel piccolo porto medievale, uno dei più importanti del Mediterraneo orientale, si può  partire per un giro in barca che concede una suggestiva veduta della baia e dell’orizzonte. La “old city” Kaleiçi - il centro storico - è uno spaccato della Turchia entrata nell’immaginario collettivo con i suoi bazar e la strada dei Kebab. Gli odori di spezie si mescolano con l’aria di mare e le tinte dei tappeti ravvivano i vicoli in cui il colore dominante è l’avorio delle case in pietra. Qui ci si trova davanti a uno degli edifici storici meglio conservati di Antalya: la Porta di Adriano, eretta nel 130 d.C in onore dell’imperatore romano. Un autentico e completo viaggio sensoriale che si replica ad Alanya, città di mare sovrastata da un castello e da una fortezza. Il maniero si presenta come un museo a cielo aperto con le sue mura che raggiungono i 6,5 chilometri, 140 bastioni, quasi 400 cisterne all'interno, magnifiche porte inscritte e decorate. Sebbene la data di insediamento del castello risalga al periodo ellenistico, l'edificio ha preso la forma monumentale a 250 metri sul livello del mare nel periodo dell'Impero Selgiuchide. Ad Alanya i corridori hanno tagliato il traguardo della terza tappa del giro partendo da Beyşehir, la tratta più lunga con i suoi 212, 6 km.

 

Konya

Tra le altre tappe del Giro di Turchia si segnala Konya. Situata nella regione dell'Anatolia centrale, è la provincia più grande della Turchia per superficie geografica (38873 km quadrati) e la settima città più popolosa. Konya è uno dei centri urbani abitati ininterrottamente più antichi del mondo ed era conosciuta come Iconio in epoca romana. È la città in cui hanno avuto luogo il primo insediamento conosciuto, la prima urbanizzazione e il primo addomesticamento degli animali nel mondo. Oggi attira i visitatori con la sua cucina e le sue ricchezze naturali e storiche.

 

Muğla

Anche Muğla merita un accenno. Un piccolo paradiso che collega i mari Egeo e Mediterraneo con le sue acque turchesi e le baie tutte da esplorare. Una meta perfetta per le vacanze estive e per chi ama coniugare l’amore per il mare con il desiderio di scoprire antiche rovine. Il patrimonio architettonico è culla di civiltà come quella licia, romana, bizantina e ottomana. Questa località, menzionata anche dal celebre padre della storia Erodoto, può offrire numerosi svaghi e l’opportunità di praticare sport acquatici, trekking, parapendio e naturalmente ciclismo. In proposito e in linea con il concetto di turismo sostenibile, il governo turco ha ampliato i percorsi in bicicletta e creato un certificato Bike friendly per le strutture ricettive oltre a quello sul Safe tourism reso necessario dalla pandemia. In tempi difficili come questi si sottolinea, infatti, che la Turchia ha implementato il programma di certificazione Safe Tourism per la stagione turistica del 2021 che prevede norme igieniche e sanitarie e la campagna di vaccinazione per gli operatori del settore turistico. Il giro è stato ideato e organizzato all’insegna della sicurezza adottando protocolli tesi ad arginare il contagio. La Turchia si prepara così ad accogliere i visitatori. E in molti non vedono l’ora di ammirarne le bellezze. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA