Sanremo 2020, non solo Junior Cally: ecco gli altri artisti con la "fedina musicale sporca" (che rischierebbero l'espulsione)

Sanremo 2020, non solo Junior Cally: ecco gli altri artisti con la "fedina musicale sporca" (che rischierebbero l'espulsione)
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 22 Gennaio 2020, 11:26 - Ultimo aggiornamento: 11:30

Non solo Junior Cally. Tanti altri artisti, molti in gara quest'anno a Sanremo, hanno la "fedina musicale sporca". E mentre in tanti continuano a chiedere l'esclusione di Junior Cally dal Festival (20mila firme in 24 ore), il fronte del «no alla censura» preventiva o retroattiva si allarga. E sempre più viene fuori nei commenti il rischio vero di un 'foglio di vià per il rapper di Focene: fare fuori lui, per i suoi testi pregressi e non per quello in gara a Sanremo, vorrebbe dire per il festival dover rinunciare ad una intera generazione di cantanti che si sono fatti largo nell'hip hop seguendo l'esempio delle rime sessiste e violenti di capiscuola come Eminem.

Junior Cally, quando Eminem fece indignare a Sanremo con i versi sessisti

Junior Cally tra alcol e condanne per furto: chi è il rapper che rischia l'espulsione da Sanremo 2020

Nella stessa situazione di Junior Cally si troverebbero con 'fedina musicalè sporca Achille Lauro, Rancore, i Pinguini Tattici Nucleari e, per parlare solo dei Big in gara quest'anno, anche artisti che con il rap nulla hanno a che fare, come Marco Masini, che nel suo 'Bella Stronzà cantò sul palco dell'Ariston «mi verrebbe di strapparti/Quei vestiti da puttana/E tenerti a gambe aperte/Finché viene domattina»). Non a caso anche sul versante politico qualcuno ha cominciato a dissociarsi dalla richiesta di una cacciata del rapper.

 



L'ha fatto Roberto Giachetti di Italia Viva («Sarò netto. Il punto di fondo per me è uno e uno solo: nel campo delle arti meglio un testo sgradevole, volgare, brutto, pesante, che qualunque forma di censura. Sempre», ha scritto su Facebook il deputato) e l'ha fatto Giorgio Gori, sindaco di Bergamo del Pd e profondo conoscitore del mondo televisivo per essere stato a lungo direttore di Canale 5 e produttore per Magnolia, difendendo da accuse analoghe a quelle rivolte a Junior Cally la band bergamasca dei Pinguini Tattici Nucleari accusati per il testo di 'Irenè («Irene, questa sera la faccia te la strapperei via/Così faresti paura al mondo ma resteresti sempre mia/In questa notte di buio pesto, che forse era buio pomodoro/Le mie mani Brigate Rosse accarezzano te che sei Aldo Moro»): «Da quando in qua - ha scritto Gori su Facebook - l'arte (e il repertorio) si giudica col criterio della morale? Giustamente qualcuno ha osservato che a questa stregua si sarebbero dovuti bandire da tutti i palchi Vasco Rossi e Jimi Hendrix, due eroi di Red Ronnie, colpevoli per i versi very incorrect di 'Tutta colpa di Alfredò e di 'Hey Joè, e Marco Masini per 'Bella stronzà, o, aggiungo, allargando il tiro, vietare le proiezioni dei film di Kubrick per via di 'Arancia Meccanicà, o proibire ogni rappresentazione di Shakespeare, per quanto il 'Tito Andronicò era alla sua epoca pieno di decapitazioni, stupri e mutilazioni di vario genere».
 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA