Gf Vip, la lettera di Ainett sull'autismo: «Essere diversi non è una colpa». Ma Sonia non è d'accordo

Nel reality show condotto da Alfonso Signorini si affronta il tema dell'autismo e Ainett e Sonia sono le protagoniste di un importante e commovente messaggio

Gf Vip, la lettera di Ainett sull'autismo: «Essere diversi non è una colpa». Ma Sonia non è d'accordo
Gf Vip, la lettera di Ainett sull'autismo: «Essere diversi non è una colpa». Ma Sonia non è d'accordo
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Venerdì 29 Ottobre 2021, 23:56 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 09:12

Il Grande Fratello Vip 6 è un reality che mette al centro le storie dei concorrenti. E tra nuovi amori e discussioni non mancano certo i momenti toccanti come accaduto qualche giorno fa nella casa più spiata d'Italia. Una dei vipponi protagonisti (senza troppi protagonismi) di questa sesta edizione del programma condotto da Alfonso Signorini è senza alcun dubbio Ainett Stephens. La Gatta nera ha una storia alle spalle molto importante fatta di un passato difficile che la ha vista mamma dei suoi fratelli e un figlio affetto da autismo. La modella venezuelana ha voluto condividere con i suoi compagni d'avventura una toccante lettera sull’autismo e sulle difficoltà di vivere al fianco di questo silente compagno. «Ciao a tutti, piacere di conoscervi. Mi chiamo autismo», questo l'incipit della lettera che Ainett ha condiviso con gli altri concorrenti. 

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Gf Vip, la commovente lettera di Ainett

«Mi chiamo autismo, abito dentro Cristopher e tanti altri bambini.

Per quelli che non mi conoscono vi informo che non sono una malattia, bensì un disturbo che crea fondamentalmente un problema di comunicazione nei bambini. Sono un’ombra nella vita di ogni bambino che decido di colpire, anche se ognuno di essi mi soffre in diversi modi e con caratteristiche diverse. Se sono di buonumore posso essere lieve, ma se mi intestardisco molto grave». Ainett ha raccontato con semplicità e grande intensità quanto possa essere difficile convivere con l’autismo.  Ainett non è solo apparenza come il jet set vorrebbe, ma anche una mamma perdutamente innamorata del proprio bambino, il piccolo Christopher, nato dal matrimonio con Nicola Radici e che dall’età di due anni ha ricevuto una diagnosi allarmante: disturbo dello spettro autistico. Ainett ha parlato a cuore aperto della sua esperienza di madre e di come l’autismo abbia condizionato e cambiato per sempre la sua vita, quella dell’amato marito e del figlio: «Quando i genitori di Christopher scoprirono che ero il compagno di vita del loro figlio rimasero devastati perché avrebbero dovuto imparare a convivere con un ospite indesiderato che non se ne sarebbe andato mai più dalla loro esistenza, creando molte difficoltà e ostacoli al piccolo Christopher.(…) E così passarono i giorni, uno dietro l’altro, e i genitori di Christopher si fecero una ragione e impararono a convivere con me». La showgirl ha poi proseguito, parlando delle difficoltà che i genitori di bambini affetti di autismo siano talvolta costretti a lasciare il lavoro, per seguire un figlio che ha bisogno di molte forse troppe attenzioni. E di come sia lungo ed estenuante il percorso di riabilitazione, necessario per migliorare a livello cognitivo e motorio, affinché l’autismo non si abbatta «come un uragano sui loro figli, facendoli regredire e sprofondare sempre di più nelle stereotipie».

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Le paure da mamma

Con gli occhi pieni di lacrime e il cuore in mano il messaggio di Ainett ha commosso tutti. Alfonso Signorini ha voluto regalare un blocco di diretta a questo importante tema mettendo protagonista Ainett e facendole raccontare le paure di una madre che cosapevolmente sa di quanto sarà complicata la vita per il suo bambino.  «anche un’esperienza bellissima come il primo anno di scuola può essere un problema».

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Le parole della Gatta Nera

La paura è che il proprio figlio possa essere discriminato, preso in giro, trattato come un “diverso” è «la conoscenza, l’unica che può dissipare le nostre paure: i bambini che accompagno sono diversi, ma buoni e sensibili. Perché essere diversi non è una vergogna né una colpa. Tanto meno una scelta. Vorrei rivolgermi a tutti quelli che non mi conoscono per dire che è vostro dovere come cittadini conoscermi meglio e parlare di me ai vostri figli e amici affinché la gente capisca che non rendo né cattivi né aggressivi i bambini che mi appartengono. L’inclusione nella società e una vita degna di essere vissuta per il proprio figlio non sono poi richieste così assurde, eppure la strada da percorrere è ancora lunga»

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La replica di Sonia

A prendere la parola è stata anche Sonia Bruganelli«Tu hai ragione quando parli di paure e anche di difficoltà ma io non riesco a vedere l'autismo come una fortuna o un'opportunità». Ne parla con coscenza di causa la moglie di bonolis essendo lei mamma di una ragazza autistica. «Io avrei voluto per mia figlia una vita da diciottenne normale e non riesco a essere felice per lei. Quindi secondo me tu dovresti rispettare anche chi la pensa diversamente da te». Un momento importante quello che il Gf Vip ci ha regalato stasera. 

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