(di Vincenzo Chiumarulo) (ANSA) - BARI, 30 OTT - A 91 anni la radio "gode di ottima salute". Lo dimostra il fatto che l'85% della popolazione italiana, più di 35 milioni di persone dai 14 anni in su, la ascolti per almeno mezz'ora al giorno (in media 2,7 emittenti) su diverse piattaforme: tv satellitari e digitali, web, smartphone e tablet, e perfino il 'doppino' telefonico. Lo sottolinea, conversando con l'ANSA nel corso di Medimex, il direttore Rai radiofonia, Nicola Sinisi, commentando la prima ricerca di base sul settore, condotta con oltre 15mila interviste curate dagli istituti di ricerca Ipsos e Eurisco.
Sinisi spiega che anche la raccolta pubblicitaria è in aumento: "Da gennaio e fine settembre di quest'anno - dice - gli investimenti hanno segnato performance superiori del 10,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente". Negli Usa, aggiunge, "le rilevazioni quadrimestrali parlano di record storico, 255 milioni di ascoltatori al giorno, ma la stessa cosa sta succedendo in tutti i Paesi. In Italia il tempo medio di ascolto della radio, nella dieta mediatica di ognuno, è lievemente superiore alle due ore al giorno. Il mezzo principale di ascolto rimane l'autoradio seguita dalla radio tradizionale".
Più del settanta per cento degli ascoltatori si sintonizza sui grandi network, mentre il restante trenta per cento ascolta le antenne locali. Ma ad aumentare non sono solo gli ascolti. Uno dei dati "non sorprendenti per chi la radio la fa", per Sinisi, è la fiducia in termini di "credibilita'": il 54% degli italiani si fida di più della radio, il 50% della carta stampata, il 49% della tv, il 46% di internet. "Internet - sottolinea Sinisi - è sempre più considerato una comodità e sempre meno una verità".
Per il direttore Rai radiofonia, a funzionare è la formula che tiene insieme "informazione, parole, intrattenimento e musica". E se anche il "26 per cento degli under 25 ascoltano musica prevalentemente in formato digitale (il 23% lo fa in streaming gratuito), non bisogna dimenticare che la radio non ti chiede abbonamento e neppure un costo per scaricare contenuti. "Da questo punto di vista - rileva Sinisi - è rimasto lo strumento di comunicazione di massa piu' libero".
Ma ora cosa occorre fare per mantenere questo trend? Sinisi parla per Radio Rai: "Per noi - spiega - il rapporto con la musica e con gli operatori della musica, artisti, case di produzioni, organizzatori di concerti, è fondamentale". Un'attenzione confermata da 'Radio otto Opere', "l'unica antenna al mondo, a esclusione della multipiattaforma del Metropolitan di New York - conclude Sinisi - che trasmette solamente Opere".
Radio, l'85 per cento degli italiani la ascolta ogni giorno per mezz'ora
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Venerdì 30 Ottobre 2015, 18:26
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