Silicon Valley, il sogno di ogni stagista:
"Pagati oltre 5mila euro al mese"

Un'immagine con alcune delle più popolari aziende hi-tech presenti in Silicon Valley
Un'immagine con alcune delle più popolari aziende hi-tech presenti in Silicon Valley
di Alessio Caprodossi
2 Minuti di Lettura
Venerdì 7 Marzo 2014, 20:42 - Ultimo aggiornamento: 20:56
ROMA - Grama e deprimente in Italia, stimolante e conveniente in Silicon Valley. La vita dello stagista pu essere molto diversa a seconda della latitudine, tanto che per molti giovani debuttanti nel mondo del lavoro si tratta di una fase decisiva per crescere professionalmente con l'aggiunta di un assegno mensile da manager affermato.



Come ogni anni la rivista online statunitense Glassdoor ha svolto la sua indagine raccogliendo informazioni e opinioni dei giovani impiegati dal gennaio 2013 al gennaio 2014 nelle aziende con sede nella rinomata regione californiana. Si tratta ovviamente di tutte società del settore hi-tech, motore della Silicon Valley e meta desiderata da qualsiasi imprenditore in erba per portare a compimento il proprio progetto. Quanto agli stagisti, figura concepita in maniera completamente opposta a quanto avviene nel mercato del lavoro italiano (e non solo), per le aziende altamente specializzate si tratta di figure chiave, sulle quali investire per migliorare il futuro dell'azienda stessa. Per questo vengono i giovani più meritevoli non devono elemosinare nulla, anzi ricevono la corte delle più popolari società del globo, che li coccolano e pagano profumatamente per svolgere uno stage.



Un meccanismo impossibile da noi, ben radicato da loro, dove i talenti possono scegliere la compagnia preferita senza badare al compenso, che non a caso è il secondo fattore (74%) considerato dai ragazzi al momento di valutare le offerte, preceduto dalle opportunità di crescita e carriera in seno alla società (77%). Nella classifica delle più generose, al primo posto c'è la software house Palantir Technologies, che per ogni stagista sborsa in media 7.012 dollari al mese (pari a poco meno di 5.100 euro), seguita dalla concorrente VMWare, che si ferma a 6.966 dollari (5.065 euro). Al terzo posto ecco Twitter, disposta a pagare 6.791 dollari (4.940 euro), poi LinkedIn (4.530 euro) e Facebook (4.517 euro). Seguono Microsoft al sesto posto, eBay al settimo, Google al nono, Apple chiude la top ten precedendo Amazon, mentre Yahoo! occupa la diciottesima piazza e Intel la ventitreesima.





Nomi importanti per posti molto promettenti e decisamente succulenti se consideriamo che un giovane ventenne può intascare in sei mesi la bellezza di 43mila dollari. Numeri che rischiano di aumentare la depressione dei coetanei nostrani, condannati nella stragrande maggioranza a commissioni extra lavorative corredate da un irrisorio rimborso spese nella migliore delle ipotesi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA