Tecnologia, dalle casse acustiche qualità hi-end agli speaker preamplificati: così l'audio migliora

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di Matteo Boroni
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Mercoledì 20 Gennaio 2021, 14:46 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 13:09

Cuffie e auricolari, dispositivi utili e comodi per chi vuole ascoltare musica specialmente in mobilità, specialmente grazie agli importanti progressi in termini di innovazione (wireless e noise reduction in primis). Tuttavia non c’è niente di meglio di ascoltare il proprio disco o la playlist preferita con dei buoni diffusori (o casse acustiche o speaker, che dir si voglia). Così anche a causa dell’emergenza pandemica che ci ha costretti a casa, dopo anni di sostanziale crisi dovuta alla rivoluzione digitale, si è registrato un aumento della domanda di impianti audio di qualità; questo è accaduto soprattutto per i segmenti di fascia più alta, quelli dove la qualità dell’ascolto è fondamentale.

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IL SEGMENTO ALTO

Partiamo dalle classiche casse acustiche da collegare all’impianto stereo: la parte più interessante di questo segmento oggi è principalmente costituita dai prodotti hi-end, ovvero quelli per audiofili caratterizzata dalla qualità del suono sopraffina.

Si tratta evidentemente di un mercato di nicchia, ma che non conosce crisi: le persone in questi mesi hanno modificato la gestione del proprio tempo e hanno dedicato più tempo all’ascolto, sentendo il bisogno di una qualità migliore. Fascia alta di qualità, ma anche di prezzo. Ci sono casse acustiche hi-end da pavimento, oppure quelle più basse da scaffale: solitamente i diffusori di dimensioni più grandi tendono a supportare efficientemente volumi più alti, una migliore dinamica come pure la frequenza di bassi. Le marche più interessanti sono quelle meno conosciute al grande pubblico come Dynaudio, Elac, Dalì e Acoustic Energy che propongono vari modelli di casse in legno o in plastica, dagli Acoustic Energy AE309 (1.500 euro) ai Dynaudio Special Forty (3.200 euro), ma si possono trovare anche i piccoli e più economici Dali Spektor in noce (280 euro). Per valorizzare questi diffusori è necessario avere un impianto stereofonico di qualità, con un amplificatore che supporti degnamente l’esperienza dell’ascolto.

VERSATILITÀ

Per chi invece non ha un impianto strereofonico di qualità, ci sono i diffusori preamplificati (detti anche attivi) che integrano quindi al loro interno una sezione di amplificazione. Mobilità, portabilità e versatilità: sono queste le principali parole chiave che contraddistinguono questi diffusori, grazie alla loro capacità di poter riprodurre musica da qualsiasi apparecchio connesso a Bluetooth o al wi-fi di casa (smartphone, player mp3, pc, tablet). Sonos è certamente uno dei marchi più all’avanguardia in questo campo e il suo Move (399 euro) è un ottimo speaker portatile con una buona resa sonora e una lunga autonomia (10 ore) senza presa di corrente e che funziona sia con il wi-fi sia con il Bluetooth. Negli ultimi anni oltre alla grande versatilità e portabilità si è unita una strepitosa qualità di suono. Così in questo caso wi-fi fa rima con hi-fi. Anche in questo caso si possono trovare varie tipologie con differenti caratteristiche e prezzi. Rimanendo a un livello piuttosto alto di qualità, segnaliamo i Ruark MR1 MkII (419 euro) che hanno connessioni analogiche, digitali e wireless, dimensioni compatte e un amplificatore interno da 20 watt. Ci sono poi i diffusori Kef, marchio inglese molto apprezzato dagli audiofili per il realismo della musica riprodotta. La loro linea LS è sicuramente il riferimento principale tra gli speaker wireless multiroom, cioè che possono essere installato ovunque all’interno dell’appartamento: dai singoli pezzi LSX (149 euro) al più premiato sistema wireless hi-fi, ovvero l’ultimo modello del Kef LS50 (2.500 euro): la coppia di dffusori monta al suo interno potentissimi amplificatori da 280w, con performance strepitose che si può collegare all’impianto stereo, a tutti i servizi streaming tramite l’app dedicata o anche al televisore con la connessione HDMI ARC.

LE BARRE

A proposito di televisori, vale la pena segnalare l’ultima categoria dei diffusori, ovvero le cosiddette soundbar che negli ultimi anni hanno notevolmente migliorato il rapporto qualità/prezzo. Del resto nelle nostre case l’uso del televisore è tornato ad essere centrale e quindi la richiesta di un audio migliore è diventata pressante. Molte soundbar supportano Dolby Atmos e DTS per un audio dinamico e totalmente immersivo; inoltre i nuovi modelli di soundbar LG hanno la funzione AI Room Calibration, che sfrutta l’intelligenza artificiale per calibrare e ottimizzare in automatico il suono, adattandolo alle caratteristiche specifiche della stanza, oltre ad avere algoritmo di elaborazione avanzato in grado di convertire i formati di file convenzionali in una qualità quasi da studio (i prezzi variano da 399 a 1.199 euro a seconda della potenza). In questo modo è possibile ascoltare la playlist di Spotify o vedere film in 4k con la stessa qualità audio di un sala cinematografica.

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