Ferrovie dello Stato, l'ad Luigi Ferraris: sostenibilità e assunzioni, un piano da 190 miliardi di euro

Luigi Ferraris, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato
Luigi Ferraris, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato
di Francesco Bisozzi
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Mercoledì 18 Maggio 2022, 10:43 - Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 08:47

Nuovo assetto organizzativo per le società controllate da Ferrovie dello Stato, con la nascita di quattro nuovi poli di business in cui aggregarle per rafforzare le sinergie. Infrastrutture, passeggeri, logistica, urbano: queste le quattro direttrici di sviluppo.

Lo prevede il nuovo piano industriale del gruppo per il 2022-2031, presentato a Roma nei giorni scorsi dalla presidente Nicoletta Giadrossi e dall’amministratore delegato Luigi Ferraris. Un piano da oltre 190 miliardi, che nel suo arco temporale porterà all’assunzione di 40mila persone e che entro il 2031 punta a coprire almeno il 40% del fabbisogno energetico del gruppo tramite l’autoproduzione da fonti rinnovabili.

L’esigenza di ridefinire la governance e rivedere la struttura organizzativa in quattro poli di business, ognuno con chiari obiettivi strategici, deriva dalla volontà di valorizzare al massimo le potenzialità di tutte le società del gruppo, in modo da contribuire in maniera determinante allo sviluppo sostenibile del Paese in una fase delicata come quella attuale, in cui l’economia è messa a dura prova da pandemia e guerra. Così l’ad Luigi Ferraris: «Il nuovo piano industriale imprime un’accelerazione agli investimenti e, con una visione di lungo periodo, dà maggiore certezza all’esecuzione delle opere infrastrutturali nei tempi previsti. Lavoriamo per rendere le nostre infrastrutture sempre più moderne, interconnesse e resilienti e i servizi di mobilità calibrati sulle diverse esigenze dei nostri clienti».

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