Google ti spia? La vuvuzela ti avverte
Nasce l'applicazione che tutela la privacy

Nella schermata rossa l'avviso testuale di Google Alarm
Nella schermata rossa l'avviso testuale di Google Alarm
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Sabato 7 Agosto 2010, 21:48 - Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 14:41
ROMA (6 agosto) - Si chiama Google Alarm ed un'applicazione che consente di essere avvertiti quando Google sta catturando dati dell'utente mentre naviga. Il computer emetter un suono, simile a quello prodotto dalla fastidiosa vuvuzela, la tromba usata durante i mondiali in Sudafrica.



L'applicazione Google Alarm è stata sviluppata da Jamie Wilkinson che da anni cerca di svelare i trucchi usati da bigG per tracciare le abitudini dei navigatori. L'applicazione è compatibile con due tipi di browser: Google Chrome e Firefox. Google Alarm avverte quando dati personali sono stati inviati ai server di Google. Una volta attivato, farà visualizzare un avviso testuale sui siti visitati la percentuale di pagine che hanno uno stretto collegamento a Google. Contemporaneamente il pc emetterà un suono simile a quello della vuvuzela . E' possibile scaricare una versione di Google Alarm anche senza l'avviso sonoro. Il funzione di Google Alarm è spiegato anche in un video. Attenzione però, i dati definiti personali che Google può rintracciare sono quelli relativi alle abitudini di navigazione. Nessuna intrusione nelle proprie e-mail ad esempio. Si tratta in pratica di “marketing comportamentale”, scoprire le abitudini e i gusti degli utenti per creare un profilo.



«Google raccoglie più dati di quanto ogni governo abbia mai fatto». Secondo il creatore dell'applicazione «Google raccoglie le abitudini di navigazione degli utenti anche quando non si usa il motore di ricerca e YouTube» di proprietà di Mountain View. La raccolta dati avviene anche attraverso «un vasto network che comprende anche Google Analytics (l'applicazione usata da chi ha un sito per analizzare il traffico web), Google AdSense (il servizio per pubblicare annunci pubblicitari) e i codici da mettere sui propri siti o pagine dei social network per far visualizzare i video di YouTube». «Il sistema – aggiunge - è stato creato per rendere consapevoli gli utenti della quantità di dati che ogni giorno Google raccoglie». Sarebbe sufficiente pensare alle persone che usano il motore di ricerca, il servizio di posta Gmail o la piattaforma di condivisione video YouTube per capire quale possa essere la forza della compagnia americana. «La forza di Google è stata proprio quella di offrire prodotti formidabili e gratuiti, che attirano moltissima gente» conclude Wilkinson secondo il quale «Google cattura più dati di quanto ogni governo abbia mai fatto». Si tratta, ovviamente, sempre di abitudini di navigazione, elementi necessari a tracciare un profilo dell'utente e in definitiva offrirgli prodotti che possano allertarlo.



Google e i rischi per la privacy. “Recentemente il Garante della Privacy ha sottolineato i rischi relativi all'uso si alcune applicazioni di Google” spiega Francesco Cardarelli, professore di diritto dell'informatica e delle nuove tecnologie presso l'università Roma Tre. Nella relazione sul 2009, il Garante della privacy Francesco Pizzetti ha posto l'accento su «Google Latitude che consente a un utente, la localizzazione geografica di un altro utente semplicemente acquisendo il consenso con un sms, o Google Maps, che nella modalità my location localizza la posizione del soggetto che ne fa uso». «Si tratta di pericoli reali – aggiunge il professore Cardarelli – soprattutto per quanto riguarda la profilazione degli utenti”. Cardarelli ricorda poi i problemi relativi alla difficoltà di far rispettare a Google normativa europea, “con il trasferimento di dati a server che risiedono negli Usa”. Pizzetti nella sua relazione ha ricordato anche la vicenda Google Street View “che, oltre ad aver mappato le nostre città ha raccolto illecitamente informazioni su reti wireless prive di protezione” (Il discorso, documento in pdf).

laura.bogliolo@ilmessaggero.it