Bambin Gesù, quindicenne salvato
con una piccola “pompa” nel cuore

Bambin Gesù, quindicenne salvato con una piccola “pompa” nel cuore
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Sabato 2 Ottobre 2010, 16:26 - Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 10:13
ROMA (2 ottore) - Delicato intervento di cardiochirurgia su un ragazzo di quindici anni. A realizzare l'intervento i medici dell'ospedale pediatrico Bambino Ges di Roma L'intervento è stato effettuato dall'equipe di cardiochirurgia dell'ospedale romano giovedì scorso ed è durato oltre dieci ore, con il coordinamento del cardiochirurgo Antonio Amodeo. La novità dell'operazione sta nel fatto che il dispositivo meccanico utilizzato nel ragazzo non è temporaneo, come avviene solitamente, ma permanente.



Il cuore artificiale (una pompa idrualica) utilizzato è lungo 4 centimetri ed è stato inserito nel ventricolo sinistro collegato con l'aorta ascendente. Lo hanno precisato i medici nel corso della conferenza stampa all'ospedale Bambino Gesù. L'apparecchio, in pratica, è una pompa idraulica attivata elettricamente che è stata interamente collocata dentro il torace per ridurre i rischi di infezione. Inoltre l'alimentazione elettrica è realizzata attraverso uno spinotto collocato dietro l'orecchio sinistro del ragazzo al quale è collegata la batteria che il paziente porta alla cintura. Fino ad ora, hanno spiegato i medici del dipartimento di cardiologia pediatrica, diretto da Giacomo Postiglione, l'intervento era stato realizzato solo su adulti e la peculiarità della soluzione adottata sta nella ridotta invasività dell'apparecchio e delle modalità di alimentazione che ne abbattono i rischi di infezione.



I sanitari hanno spiegato che il ragazzo era affetto da una malattia che ne impediva l'iscrizione nella lista di attesa di trapianto di cuore, da qui questa scelta. Al ragazzo, affetto da una rara e grave malattia, è stato quindi impiantato un ausilio a supporto del ventricolo sinistro.



La sanità romana è ormai ai vertici dell’eccellenza della cardiochirurgia nazionale e internazionale. Al San Camillo (unico centro italiano insieme a quello di Padova) sono stati già impiantati cuori artificiali totali. In particolare al San Camillo sono stati effettuati due trapianti (il primo del novembre del 2008 e l’altro a giugno) su pazienti ancora viventi. «Spesso basta impiantare una pompa per assistere il ventricolo sinistro - spiega il professor Francesco Musumeci - e in genere si risolve il problema. Questo tipo di intervento è stato praticato da noi più di 50 volte. L’evoluzione tecnologica consentirà, in un futuro non lontano, la messa a punto di cuori artificiali che costituiranno una vera alternativa al trapianto».



«Mamma non disturbarmi, mi sto lavando i denti». Sono state le prime parole alla madre dopo l'operazione del ragazzo 15enne a cui è stato impiantato un cuore artificiale permanente, all'ospedale Bambino Gesù di Roma. Il ragazzo, affetto da una malattia muscolare sistemica che lo esclude dalla possibilità di trapianto cardiaco, si è svegliato - hanno spiegato i medici durante la conferenza stampa a Roma - ieri mattina dopo essere stato operato giovedì.



Fazio: conferma della qualità nella sanità italiana. Il ministro della Salute, professor Ferruccio Fazio ha dichiarato quanto segue: «Come ministro e come medico non posso che essere soddisfatto dello straordinario intervento effettuato a Roma in uno dei nostri Centri di riferimento e di eccellenza. E’ una conferma dell’ esistenza della qualità nella sanità italiana».



«Dal Bambin Gesù, oggi è arrivata l'ennesima dimostrazione dell'eccellenza che il Lazio può vantare. Al giovane ragazzo e alla sua famiglia faccio i miei auguri, con l'auspicio di poterlo fare presto di persona d'accordo con i genitori e i medici; all'equipe e a tutta la struttura vanno i miei complimenti per questo intervento», dichiara la presidente della Regione Lazio Renata Polverini.