Zes jonica, tra una settimana sarà realtà lo sportello unico digitale

Zes jonica, tra una settimana sarà realtà lo sportello unico digitale
di Oronzo MARTUCCI
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Lunedì 12 Settembre 2022, 05:00

Oggi alle 10 Floriana Gallucci, commissaria governativa della Zes interregionale jonica che comprende le aree produttive di Puglia e Basilicata collegate funzionalmente al porto di Taranto, presenterà ai sindaci dei comuni interessati le attività in corso di svolgimento per rendere pienamente operativa la Zona economica speciale: inoltre annuncerà che dal 19 settembre sarà funzionante lo sportello unico digitale, lo strumento che potranno utilizzare gli investitori interessati a ottenere nel più breve tempo possibile l’Autorizzazione unica Zes necessaria per realizzare nuove iniziative industriali.

L’incontro è stato organizzato on line e prevede anche la partecipazione dei tecnici e dei consulenti che sono stati selezionati per far parte dell’Ufficio del commissario che ha il compito di garantire che effettivamente i percorsi autorizzativi si svolgano in modo celere per dare finalmente attuazione agli interventi previsti con la istituzione delle Zes, avvenuta nell’agosto dello 2017 attraverso il decreto urgente per il rilancio del Mezzogiorno, quando in carica era ancora il governo guidato da Paolo Gentiloni, nella precedente legislatura.

Il commissario governativo, a seguito degli ultimi interventi legislativi, è diventato l’interlocutore per il rilascio dell’Autorizzazione Unica che assorbe e sostituisce tutte le precedenti autorizzazioni, evitando alle imprese di perdere tempo per ottenere permessi vari di competenza di diversi enti.

L'Autorizzazione Unica

L’Autorizzazione Unica viene rilasciata in tempi certi, rapidi e più che dimezzati, grazie alle semplificazioni amministrative, ai termini perentori, al silenzio assenso. Se necessario l’Autorizzazione unica Zes ha anche il valore di variante urbanistica. Oltre il percorso semplificato sul piano amministrativo, gli interventi nelle aree Zes garantiscono i seguenti vantaggi fiscali: un credito d’imposta a valere sull’intero valore dell’investimento (compreso l’acquisto del suolo e/o degli immobili eventualmente su di esso esistenti) pari al 45% per le piccole, 35% per le medie e 25% per le grandi imprese: la riduzione dell’Ires del 50%; la riduzione o l’azzeramento degli oneri comunali grazie ai kit localizzativi (in corso di definizione tra il Commissario Zes e i Comuni interessati); i contratti di sviluppo, “il pacchetto Zes” in via di programmazione tra il Commissario Zes e le Regioni interessate. Nel corso dell’incontro di oggi si parlerà anche del kit localizzativo, uno strumento che impegna i Comuni nei quali ricadono aree Zes a seguire le indicazioni previste per il rilascio dell’Autorizzazione unica, così da rendere veramente attrattive le aree recintate come Zes oppure come Zone franche doganali intercluse nelle quali vi è anche il vantaggio di sospensione dei dazi doganali e dell’Iva se le materie prime da lavorare arrivano e sono destinate dopo la lavorazione a territori extra Ue.

Le aree interessate

Le aree interessate dalla perimetrazione della Zona Franca doganale riguardano 11 lotti, con una superficie di 162,89 ettari rientranti nella circoscrizione demaniale marittima del Porto di Taranto e di competenza dell’Authority che è identificato come soggetto gestore della Zona franca doganale. Il lavoro di perimetrazione della Zona franca doganale è stato effettuato dal Comitato di indirizzo Zes e dall’Autorità di sistema portuale dello Ionio. Fino all’arrivo del commissario governativo il coordinatore delle iniziative Zes era il presidente dell’Autorità portuale, Sergio Prete. E continua a esserci una forte sinergia tra Commissaria governativa e presidenza dell’Autorità di sistema portuale, tant’è che a giugno 2022 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra Floriana Gallucci e Sergio Prete “per dare concreta attuazione all’istituzione e al funzionamento delle Zone economiche speciali, anche attraverso l’individuazione di tecnologie digitali, semplificazioni operative e procedurali a favore degli operatori e delle imprese, e per favorire l’accessibilità delle stesse alle agevolazioni di natura amministrativa offerte dalla legislazione vigente”.

Dal 19 settembre gli investitori interessati potranno presentare le domande per attivare nuovi insediamenti produttivi nella Zes jonica che fa perno attorno al porto di Taranto e fa riferimento a 5 poli industriali, 2 in Puglia e 3 in Basilicata, con una Zes estesa su 2.579 ettari: 1.518 in Puglia e 1.061 in Basilicata. Il primo polo pugliese comprende 845,55 ettari di terreno localizzati nei Comuni di Taranto, Martina Franca, Massafra, Mottola e Statte. Il secondo polo ha come riferimento l’area industriale di Grottaglie, con annesse quelle di Carosino, Faggiano, Manduria, Monteisai, Francavilla Fontana, San Giorgio Jonico per una estensione di 584 ettari. Le aree più ampie sono quelle dei Comuni di Grottaglie e di Francavilla Fontana.

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