Yilport conferma gli impegni per il terminal di Taranto

L'attività di Yilport al terminal di Taranto
L'attività di Yilport al terminal di Taranto
di Domenico PALMIOTTI
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Giovedì 6 Ottobre 2022, 06:00

Yilport, col suo braccio operativo San Cataldo Container Terminal, che è la società concessionaria del molo nel porto, prova a rinsaldare il rapporto con l’Autorità portuale di Taranto e i sindacati.

L’occasione è il primo bilancio dopo quanto accaduto da febbraio, diffida dell’Authority al terminalista, a maggio, presentazione del nuovo piano industriale da parte del concessionario. Nell’incontro di ieri pomeriggio, Yilport ha cercato di accreditare l’immagine di chi, dopo i primi due anni ritenuti poco conclusivi, ora sta cercando d’impegnarsi per far prendere il largo all’infrastruttura. Il giudizio di Authority e sindacati, da quello che risulta a Quotidiano, per ora sarebbe sospeso. Più che annunci e promesse, le parti vorrebbero vedere finalmente i fatti. Un’inversione di tendenza.

Le nomine

Yilport ha intanto annunciato che, nel riassetto della società, il terminal ha un nuovo direttore generale. Si tratta di un giovane di Taranto che già svolgeva l’incarico di direttore operativo. Prende il posto di Raffaella Del Prete, che nei mesi scorsi ha risolto consensualmente il rapporto di lavoro con la società approdando a Global Ports, la società presente anche a Taranto attraverso Taranto Cruise Port che si occupa dei servizi a terra ai croceristi.

I traffici

Per il traffico, invece, Yilport non ha fornito il dettaglio di nuovi arrivi ma ha assicurato che la società si sta muovendo per far affluire sulla banchina del molo polisettoriale, dov’è il terminal, container e merci. Per Yilport, il nuovo management - c’è anche un nuovo direttore marketing - e il rilancio dell’iniziativa commerciale dovrebbero produrre dei risultati. Il punto, peró, è capire quando. Da quello che risulta a Quotidiano, il presidente dell’Authority, Sergio Prete, e i sindacati avrebbero insistito sul fattore tempo. Anche perchè la concessione é di luglio 2019, il terminal ha visto l’arrivo della prima nave a luglio successivo, sono passati più di due anni dalla partenza operativa e i risultati sono tutt’altro che appaganti.

D’altra parte, se così non fosse, l’Authority lo scorso febbraio non avrebbe inviato una diffida al terminalista indicando termini stringenti per una risposta. Difronte a Yilport che ieri ha dichiarato il suo impegno, Authority e sindacati avrebbero fissato fine 2022-inizio 2023 come data per vedere una situazione in miglioramento. In sostanza, il messaggio mandato a Yilport è che non si possono lasciar trascorrere invano altri mesi. 

Le assunzioni

La società ha inoltre confermato le assunzioni entro la fine dell’anno. Sarebbero una quarantina, gli addetti verrebbero presi dal bacino ex Evergreen-Taranto Container Terminal confluito da tempo nell’Agenzia per il lavoro portuale, e si aggiungerebbero ai 120 che sono oggi l’organico della San Cataldo Container Terminal. Confermato un nuovo lavoro di revamping sulle attrezzature (dovrebbe partire all’inizio del 2023) dopo quello effettuato tempo addietro. Realizzato anche il collegamento ferroviario tra l’infrastruttura e la rete nazionale, che però entrato in funzione all’inizio di settembre, adesso è inutilizzabile (pare che lo sarà per tutto ottobre) a causa di lavori che RFI sta facendo nelle due stazioni di Cagioni e Bellavista.

Secondo le richieste formulate dall’Authority a Yilport prima della scorsa estate, nell’arco di due anni, che costituiscono una specie di ripartenza dopo i primi due e la stasi del Covid, il terminalista deve garantire quello che, in base alla concessione, non ha ancora fatto. E cioè 105mila e 245mila teu (l’unità di misura dei container) rispettivamente per il primo e secondo anno di attività. I due anni concessi prevedono anche delle tappe intermedie per verificare il mantenimento o meno degli impegni. E l’incontro di ieri ha costituito un primo momento. Il piano industriale presentato da Yilport non è stato approvato dall’Authority, che ha ritenuto invece opportuno ricominciare da ciò che non è stato fatto. Un tema che resta attuale.

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