Opere allo spazioporto: 5 candidati per la realizzazione delle opere nella infrastruttura. C'è il vincitore del bando

L'aeroporto di Taranto-Grottaglie
L'aeroporto di Taranto-Grottaglie
di Domenico PALMIOTTI
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Lunedì 12 Dicembre 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 07:37

Verrà annunciato domani il vincitore del bando di gara lanciato il 29 agosto da Aeroporti di Puglia per la progettazione delle opere dello spazioporto di Taranto-Grottaglie. È l’infrastruttura, unica in Italia, dedicata all’aerospazio e ai voli suborbitali e orbitali. Il bando si è chiuso il 7 ottobre.

Il bando

Cinque i soggetti partecipanti sui quali è stata effettuata l’istruttoria che sarà completata domattina dalla commissione esaminatrice, prima della conferenza stampa che alle 11 terranno nella sede della direzione Enac dell’aeroporto di Grottaglie i presidenti dell’Ente nazionale aviazione civile, Pierluigi Di Palma, di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile, e della Regione Puglia, Michele Emiliano, insieme al vice ministro alle Infrastrutture e trasporti Galeazzo Bignami. Rispettata la road map annunciata a settembre che prevedeva l’assegnazione dei lavori entro fine anno. Il 19 dicembre, invece, il cda dell’Enac approverà in bilancio un primo stanziamento di 50 milioni per l’infrastruttura di Grottaglie, di cui, qualche giorno fa, si è parlato nell’incontro che Di Palma ha avuto col ministro delle Imprese e del Made in Italy.

L'incontro con il ministro Urso

Il presidente dell’Enac ha presentato il progetto al ministro. Per sostenere il settore, l’Enac sta sviluppando un quadro regolamentare che supporti lo sviluppo delle infrastrutture di terra come lo spazioporto di Grottaglie, a cui è interessata anche l’amministrazione americana. Risale infatti al 2014 il primo accordo di cooperazione con la Federal Aviation Administation (FAA), poi rinnovato nel 2016 con la partecipazione dell’Agenzia spaziale italiana e tutt’ora in vigore. Sono numerosi - ha detto Di Palma a Urso - gli operatori statunitensi interessati ad operare in Italia per creare, nel breve-medio termine, «le condizioni per consentire l’effettuazione in Italia dei voli commerciali suborbitali, dell’aviolancio di satelliti e del rientro dall’orbita».

Tra ministro ed Enac si è convenuto sull’importanza dello sviluppo delle operazioni suborbitali e orbitali.

E si è sottolineato che “è fondamentale costruire le infrastrutture per consentire l’operatività di questi voli come gli spazioporti, che saranno le basi per partire e tornare da questi viaggi”. Urso, inoltre, ha sostenuto l’importanza della filiera industriale del settore aerospaziale e condiviso le azioni che l’Enac sta portando avanti «in un percorso comune di collaborazione istituzionale per dare concretezza alla mobilità avanzata che, attraverso l’innovazione tecnologica, può diventare un volano economico e di sviluppo del sistema Paese».

Le opere

Tornando invece al bando di imminente aggiudicazione, le opere da progettare sono: il piazzale di sosta dei sistemi veicolo collegato alla pista di volo; l’hangar polifunzionale per il ricovero, l’assemblaggio e la manutenzione dei sistemi veicolo; la struttura destinata ad ospitare museo, area eventi e attrazioni a tema; infine, un edificio multifunzionale destinato ad incubatore di impresa, enti di ricerca e formazione. A luglio un accordo tra Enac, Regione Puglia e AdP ha messo in rampa di lancio il soggetto animatore del progetto spazioporto. Si tratta di “Criptaliae Spaceport”, dall’antico nome di Grottaglie. «Faremo un investimento importante - disse in quella sede Di Palma -, che affianca quelli della Regione Puglia e di Aeroporti di Puglia, anche per stimolare l’insediamento di start up innovative e l’arrivo delle numerose aziende, italiane e straniere, che hanno già dimostrato interesse verso l’iniziativa».

La presentazione in Canada

Qualche mese fa lo spazioporto di Grottaglie è stato presentato a Montreal alla sessione dell’Icao, l’organizzazione internazionale per l’aviazione civile, agenzia specializzata dell’Onu. Obiettivo è stato quello di lanciare l’infrastruttura in un network di alleanze internazionali.

Nel paper presentato all’Icao si evidenzia che “negli ultimi anni la commercializzazione dello spazio nel contesto della New Space Economy, e l’emergere di nuove tecnologie economicamente vantaggiose, hanno determinato sempre più la necessità di un’ampia varietà di veicoli per transitare e operare all’interno della cosiddetta spazio aereo sopra i livelli di volo dove si svolge oggi il traffico convenzionale”. “Nel complesso - si spiega nel documento all’Icao - queste operazioni di New Entrants, che si sovrappongono alle operazioni spaziali, sono indicate in Europa come Higher Airspace Operations (HAO). Includono lanci spaziali in orbita, rientro dall’orbita, voli suborbitali, voli ipersonici e supersonici e sistemi di piattaforme ad alta quota (HAPS). Al fine di sostenere questo settore emergente, gli Stati sono spinti a sviluppare nuovi modelli e approcci normativi per consentire operazioni sicure e protette senza influire in modo sproporzionato sull’attuale sistema aeronautico. Allo stesso tempo - si rileva - gli Stati stanno sostenendo lo sviluppo delle necessarie infrastrutture di terra come diversi tipi di spazioporti”. Il paper evidenzia che “l’Italia è attualmente impegnata a creare, nel breve-medio termine, le condizioni per consentire i voli suborbitali commerciali, il rilancio aereo in orbita e il rientro dalle operazioni orbitali, attraverso l’attuazione di un quadro normativo nazionale completo, e attraverso lo sviluppo di le strutture dello spazioporto dell’aeroporto di Taranto-Grottaglie”.

A Montreal è stato altresì spiegato che “i principi di sostenibilità ambientale e resilienza infrastrutturale guideranno la progettazione dello spazioporto seguendo il principio cardine di rendere l’aerospazio e l’ambiente compatibili e sostenibili”. “Al riguardo - si specifica - è in corso un’analisi preliminare dei rischi sui corridoi di volo, coerentemente con le azioni seguite dalla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), al fine di valutare il potenziale impatto delle operazioni a terra sui corridoi di volo in caso di incidente. Questa valutazione preliminare supporterà la futura analisi del rischio necessaria per certificare lo spazioporto e per autorizzare le operazioni”. All’Icao è stato infine dichiarato che “la nuova entità giuridica denominata Fondazione Criptaliae Spaceport assumerà il ruolo di operatore dello spazioporto”. E si prevede che altre realtà interessate si uniranno a quest’entità con l’obiettivo di promuovere i partenariati pubblico-privato nel settore. 

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