Vito Chimenti, malore negli spogliatoi prima della gara: muore l'ex bomber di Taranto e Palermo. Originario di Bari, aveva inventato la “bicicletta”

Il dramma prima della partita di Eccellenza Pomarico-Real Senise. Il match non si è giocato

Vito Chimenti in un'azione di gioco
Vito Chimenti in un'azione di gioco
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Domenica 29 Gennaio 2023, 18:06 - Ultimo aggiornamento: 20:11

È morto nel pomeriggio Vito Chimenti, 69 anni, ex attaccante con 77 presenze e 13 reti in serie A. Fatale un arresto cardiaco negli spogliatoi del campo sportivo di Pomarico, in provincia di Matera, prima della gara tra Pomarico e Real Senise. Il match, valido per il campionato di Eccellenza lucana, non si è giocato. Chimenti, nativo di Bari ed allenatore della squadra giovanile del Pomarico, è stato soccorso dagli operatori del 118, che hanno tentato per circa quaranta minuti di rianimarlo, ma senza esiti positivi.

Una carriera tra i professionisti

Ha giocato in Serie A, B e C con Pistoiese, Catanzaro, Palermo (29 reti in due stagioni), Taranto, Salernitana e Lecco. Diventato allenatore, ha fatto parte dello staff tecnico di Salernitana, Foggia, Messina, Matera, Lanciano, Rimini e Virtus Casarano.

Legato al Matera, nella città dei sassi si era trasferito alla fine della propria carriera, ripartendo proprio da lì. Con il Taranto ha giocato tre anni, gli ultimi della propria carriera. Ha vinto un campionato di Serie C, poi quella squadra retrocesso nell'anno seguente. Nel 1985 decise di ritirarsi, quel Taranto nuovamente tornò in B, senza il proprio bomber. In tutto segnò 22 gol in rossoblù.

L'inventore della "bicicletta"

Oggi viene ricordato anche come il bomber della bicicletta. È stata la sua caratteristica principe: la giocata con cui portava il pallone sulla testa dell'avversario per scavalcarlo. Ne è pieno il web di esempi. Era un modo un po' scanzonato per superare il rivale diretto e andar via. Tra verità e leggenda, raccontava di avere ispirato nientemeno che Ardiles: nel film del 1981 “Fuga per la vittoria” (con Pelè e Sylvester Stallone) l'argentino ii esibisce in quel tipo di dribbling che l'attaccante pugliese aveva ideato qualche anno prima (e su questo nessuno l'ha mai smentito).

Poi molti altri calciatori di tutti i livelli (in alto ci sta il brasiliano Nymar) se ne sono serviti. 

A Palermo è ancora ricordato per un gol segnato alla Juventus in Coppa Italia. A lui il tecnico Corini ha dedicato la vittoria di oggi dei rosanero contro l'Ascoli in Serie B.

Vito Chimenti era lo zio di Antonio Chimenti, ex portiere di Juventus, Lecce e Roma. 

Il ricordo del presidente del Palermo

«Se ne va un amico del Palermo, un amico di chi ama il Palermo, un amico mio. Un animo gentile che ha sempre rappresentato l'amore per la nostra maglia». Lo ha detto il presidente del Palermo, Dario Mirri.

«Non a caso - ha aggiunto Mirri - qualche anno fa lo abbiamo voluto omaggiare con un'opera d'arte interamente dedicata a lui al 'Palermo Museum'. Resterà sempre con noi, come il ricordo della sua 'bicicletta', ormai parte della nostra storia», ha aggiunto Mirri. Chimenti, storica bandiera del club in campo e fuori, è stato anche rappresentante dei tifosi rosanero nella Consulta d'indirizzo della società in serie D e nel primo anno in serie C. L'allenatore del Palermo Eugenio Corini e l'attaccante Matteo Brunori nel post partita di Ascoli dopo la vittoria contro i padroni di casa per 2-1 hanno dedicato a lui il successo.

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