Otto anni e otto mesi di reclusione. Questa la condanna inflitta dal giudice Pompeo Carriere ad un tarantino di 58 anni, arrestato la scorsa estate con la terribile accusa di aver abusato per anni della figlia minorenne dell’ex convivente.
Il caso venne a galla lo scorso anno quando la piccola vittima trovò il coraggio di confidare gli abusi che avrebbe subito da quell’uomo sin dall’età di 9 anni. La ragazzina, infatti, oramai quattordicenne per anni avrebbe sofferto in silenzio per quelle turpi attenzioni del nuovo compagno della mamma. I primi approcci, come si è accennato, sarebbero partiti quando la vittima era poco più che una bambina. Carezze sin troppo spinte che l’imputato avrebbe riservato alla minorenne, approfittando dei momenti in cui restava solo con lei in casa. Dopo i dodici anni, le violenze sarebbero andate oltre, con la vittima che avrebbe sopportato in silenzio. Alla fine la ragazzina, oramai quattordicenne, ha deciso di confidarsi con delle amiche di scuola.
Il racconto
Ha raccontato alle compagne di essere vittima di uno dei casi di violenza di cui avevano discusso con le docenti nella giornata contro la violenza sulle donne.
Lo stesso magistrato, ieri in camera di consiglio, ha ricostruito il caso e la testimonianza della vittima, chiedendo la condanna dell’imputato a 12 anni. Una richiesta che il giudice Carriere ha accolto applicando la riduzione del rito abbreviato e condannando l’imputato alla pena di otto anni e otto mesi di reclusione. L’uomo, inoltre, è stato condannato a risarcire la vittima e i suoi genitori che si sono costituiti parte civile nel procedimento, mediante l’avvocato Marco Pomes. Il risarcimento sarà stabilito in sede civile, ma il giudice ha disposto una provvisionale complessiva di 30.000 euro.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout