Violentata in un garage dal "branco"
dopo 14 anni in carcere uno degli autori

Violentata in un garage dal "branco" dopo 14 anni in carcere uno degli autori
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Venerdì 1 Giugno 2018, 09:16
 Prima o poi i conti con la giustizia si pagano, anche se sono trascorsi 14 anni dai fatti contestati. I carabinieri della Stazione di Cisternino hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Lecce, nei confronti di un 32enne di origine barese residente a Cisternino.
L’uomo deve scontare la pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione poiché responsabile del reato di violenza sessuale di gruppo. Il fatto criminoso è avvenuto a Martina Franca e risale al giugno del 2004. La vittima della violenza, una ragazza del luogo appena maggiorenne affetta da deficit psichico. Venne violentata in un’autorimessa da due minorenni, mentre altri due giovani assistettero alla scena attraverso una porta. L’attività d’indagine ebbe inizio a seguito della denuncia presentata dal padre della ragazza. Quest’ultima fu avvicinata e poi contattata da uno dei quattro che aveva conosciuto pochi giorni prima e condotta con un pretesto all’interno di un garage nel centro storico di Martina Franca. Qui i ragazzi chiusero la serranda e abusarono della giovane, che sarebbe stata impossibilitata ad uscire e sottrarsi agli abusi.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato portato nel carcere di Brindisi. Quando avvennero i fatti l’arrestato era minorenne. I fermi furono compiuti sulla base di ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale dei minorenni di Taranto, su richiesta del pm presso la stessa procura.
Il 32enne fu fermato, nel 2004, insieme ad un 16enne ed oltre che di violenza sessuale di gruppo furono accusati anche di sequestro di persona finalizzato alla violenza sessuale. L’ episodio avvenne negli ultimi giorni del giugno 2004. La ragazza era stata avvicinata e poi contattata telefonicamente da uno dei due minorenni arrestati, conosciuto pochi giorni prima. Quest’ultimo, insieme con altri ragazzi, con una serie di pretesti e approfittando dei problemi psichici della ragazza, la condusse appunto all’interno di un garage, nel centro storico di Martina Franca. I militari, nel corso di un sopralluogo fatto nel garage, individuarono il vano dove fu compiuta la violenza e raccolsero tracce ritenute utili per configurare la responsabilità penale degli indagati, non tutti personalmente conosciuti dalla vittima ma comunque individuati dagli investigatori.
Un’azione spregevole, tanto più perché perpetrata ai danno di una persona che non fu in grado di difendersi contro il “branco”.
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