Hai 79 anni? Vaccinarti è un'odissea: devi prendere l'auto e percorrere 45 chilometri. Sindacati e associazioni all'attacco

Hai 79 anni? Vaccinarti è un'odissea: devi prendere l'auto e percorrere 45 chilometri. Sindacati e associazioni all'attacco
di Nazareno DINOI
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Giovedì 1 Aprile 2021, 08:27 - Ultimo aggiornamento: 15:06

Castellaneta - Ginosa e ritorno, 45 chilometri. Un'ora, all'incirca, per andare e tornare con la macchina perché non esistono linee dirette con mezzi pubblici. È il percorso che dovranno affrontare gli anziani nella fascia d'età 70-79 anni per vaccinarsi contro il coronavirus. Il centro più vicino per i residenti della città di Rodolfo Valentino, è proprio a Ginosa. A sollevare il caso, prendendo posizione a difese di questa categoria anagrafica, è l'Anp-Cia Agricoltori Italiani Due Mari che sollecita un'immediata soluzione da parte delle autorità competenti «al fine di tutelare i pensionati - si legge in una nota -, obbligati a recarsi per due volte a Ginosa per ricevere entrambe le dosi». Stessa sorte toccherà ai futuri vaccinandi di Laterza e Palagianello. «Perché - chiede Michele D'Ambrosio, presidente Anp-Cia Due Mari - agli ultra 80enni è stato consentito di vaccinarsi nei rispettivi Comuni di residenza (Castellaneta, Laterza e Ginosa) mentre quelli di età compresa tra i 79 e i 70 anni devono percorrere più di 40 chilometri?».

LA PROPOSTA

La sezione pensionati della confederazione agricola, propone così la salvaguardia degli anziani dal rischio di contagio che sembra aumentare a causa delle varianti, evitando loro lunghi e scomodi spostamenti dal comune di residenza. «Le aree rurali e quelle interne, più lontane dai grandi centri urbani - si lamenta la categoria - soffrono da anni per la carenza di presidi e strutture sanitarie, oltre che di servizi per la prevenzione e la cura delle patologie: occorre potenziare l'assistenza territoriale e domiciliare nelle aree interne e rurali conclude l'Anp Cia Due Mari -, elemento essenziale per la difesa delle categorie più deboli e più esposte alla pandemia». A quanto pare il programma vaccinale del Dipartimento di prevenzione della Asl ionica, per quanto riguarda la logistica, prevede un solo hub per ogni distretto sanitario e almeno un paio nella città capoluogo di provincia.

L'ORGANIZZAZIONE PER DISTRETTI

L'azienda sanitaria ionica è suddivisa in 6 distretti socio sanitari individuati nei comuni di Ginosa e Massafra per il versante occidentale, Martina Franca e Taranto per il centro e Grottaglie e Manduria sulla parte orientale. Le pressioni del territorio con l'interessamento soprattutto dei sindaci, così come chiede la categoria -, potrebbe allargare la rete dei centri vaccinali rendendo così più agevole l'accesso alle categorie più disagiate della popolazione. Oltre ad aumentare il numero degli ambulatori periferici, così come è stato fatto per la vaccinazione degli over80, un'altra soluzione potrebbe essere quella di mettere a disposizione degli anziani impossibilitati a spostarsi dei mezzi pubblici forniti dalle pubbliche amministrazioni o da associazioni del terzo settore. Così ha fatto ad esempio il comune di Taranto attivando una linea di minibus a disposizione degli ultraottantenni destinati ai centri di vaccinazione dislocati fuori città. Per tale servizio sono state coinvolte anche le realtà associativa e la Protezione Civile.

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