Punto di riferimento della ricerca e interlocutore centrale con la città e il territorio. Il Dipartimento Jonico dell’Università di Bari si pone nuovi obiettivi con il nuovo direttore Paolo Pardolesi, eletto dal Consiglio mercoledì e subentrato a Riccardo Pagano per il quadriennio 2022-2026.
Il programma
Nelle sue linee programmatiche, «rimarcando come, per un verso, il Dipartimento Jonico rappresenti la reale essenza universitaria nella città di Taranto e, per l’altro, il territorio jonico, il comune e la sua provincia attendano un forte contributo in termini scientifici, formativi e culturali», Pardolesi pone l’accento sulla «opportunità che l’azione “futura” sia volta a rafforzarne ulteriormente il ruolo centrale di interlocutore privilegiato con la città e la provincia di Taranto e i reali bisogni di queste entità.
Pardolesi sottolinea come il Dipartimento Jonico «sia in grado di porsi come provvido “raccordo” con le istituzione accademiche/formative presenti sul territorio jonico», riferendosi, tra gli altri, al Polo Scientifico Tecnologico Ambientale, al nascente Dipartimento di Medicina, al Politecnico, al Distretto aerospaziale di Grottaglie, alla Marina Militare e al Museo Archeologico Nazionale di Taranto.
Una rete per la ricerca
«Saper fare networking di ricerca (creando una virtuosa rete di relazioni tra i più importanti enti operanti sul territorio) sarà un passaggio fondamentale per poter raccogliere e vincere le molteplici sfide/opportunità provenienti dal Pnrr, dal Just Transition Found, dai Giochi del Mediterraneo del 2026 e dall’Istituto di Ricerche Tecnopolo Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile», spiega il neo direttore. In questa ottica, la visione di Pardolesi è chiara sulla «opportunità che il Dipartimento Jonico intervenga con vigore rafforzando, sviluppando ed implementando gli strumenti in grado di generare “impatti” economici, sociali e culturali sul territorio, quali Conto Terzi, Spin Off, Contamination Lab (finalizzati a promuovere e diffondere la cultura dell’imprenditorialità, della sostenibilità e dell’innovazione), Hackathon (volti a valorizzare la collaborazione intensiva su progetti comuni), Public Engagement (concernenti attività dirette a condividere formazione e ricerca accademica con il territorio stabilendo/rafforzando relazioni di ascolto e collaborazione con la società civile) e Ufficio Placement (volto ad offrire a studenti, laureandi e laureati un valido sostegno per facilitare la transizione dagli studi universitari al mondo del lavoro)».
Il profilo
Ordinario di diritto Privato comparato e coordinatore del Dottorato in “Diritti, Economie e Culture del Mediterraneo”, Pardolesi subentra a Pagano, «il quale, nel corso del suo mandato, nonostante le difficoltà insorte a causa della pandemia, ha rafforzato l’attività di ricerca, didattica e terza missione del Dipartimento jonico consentendo allo stesso di diventare un punto di riferimento di alta qualità sia per l’intero Ateneo barese sia per il territorio jonico. I risultati della ricerca - continua Pardolesi -, con le notevoli pubblicazioni e il successo nei bandi competitivi, le valutazioni molto positive degli studenti per la didattica erogata nei corsi di studio, le molteplici iniziative con gli stakeholder del mondo produttivo e istituzionale sono la testimonianza di un Dipartimento vivace e attento che il prof. Pagano, con la sua azione quotidiana di impegno costante, ha guidato con mano sicura, efficace, propositiva e tesa al raggiungimento di risultati sempre di alto valore scientifico, con ricadute sociali degne di attenzione». A Pardolesi, adesso, il compito di proseguire sulla stessa traccia dei suoi predecessori, guidando il Dipartimento in una nuova fase, alzando di un altro gradino il livello complessivo dell’offerta formativa e della ricerca.