«Innamorata della Città vecchia, porterò a Taranto un po' del mio Brasile»

«Innamorata della Città vecchia, porterò a Taranto un po' del mio Brasile»
di Alessandra MACCHITELLA
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Domenica 13 Febbraio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 15:59

Un angolo di Brasile nella Città vecchia di Taranto. È uno dei progetti che rientrano nella vendita di immobili a un prezzo simbolico di 1 euro per ristrutturarli, per incentivare il ripopolamento del centro storico e la sua riqualificazione, non solo urbanistica ma anche sociale. L’idea è dell’architetta Paula Magalhaes, 35 anni, nata nel Mato Grosso do Sul, in Italia da tre anni.

La scelta

«Quando ho saputo del bando ho subito pensato che per me sarebbe stato bellissimo comprare una casa a Taranto - racconta Magalhaes –. Oltre al vantaggio del costo di solo 1 euro mi piace la possibilità di mostrare il mio lavoro attraverso il mio appartamento».
Il mare, anzi, i due mari, hanno affascinato la professionista brasiliana. «Ho vissuto nella zona centrale del Brasile e del Sud America – continua l’architetta - e non c’era il mare. Quando ho visto Taranto con ben due mari e la sua isola me ne sono innamorata. Le case vecchie mi affascinano, sentivo che questo era il mio posto. Così, in attesa della ristrutturazione della palazzina, ho scelto di vivere in Città vecchia già da gennaio 2021, vicino via Duomo, volevo capire il posto per immaginare meglio la mia casa».
Camminando tra i vicoli della Città vecchia, accanto al Caffè letterario, si incontrerà un angolo tropicale ma allo stesso tempo fedele alla storia del luogo. «La mia passione è trasformare case e ambienti – spiega Magalhaes – così trasformerò questa palazzina di tre piani. Andrò a viverci con mia sorella, che è già qui a Taranto, e con mia madre, al momento ancora in Brasile. Sarà una casa al femminile in una zona bella e movimentata della città».


Paula prova nostalgia della sua terra e in Taranto ha ritrovato degli aspetti simili. «Qui la gente è calorosa, ci sono rumori, persone che parlano, urlano, si sente risuonare la musica – sottolinea - c’è qualcosa di simile al Brasile. Trovo vicinanze anche nel mangiare. Io ho avuto modo di assaggiare (e amare) le cozze, con il riso e patate o l’impepata. Sono stata ben accolta dai tarantini, sono una donna straniera che ha la famiglia lontana ma non mi sono sentita sola. Certo, mi manca la mia regione Pantanal, è una foresta come l’Amazzonia, poter vedere sempre fiumi, animali, piante, per questo porterò il tropicale nel progetto. Potrò iniziare i lavori tra sei mesi e probabilmente tra un annetto inizieremo a vedere un po’ di Brasile qui a Taranto. All’esterno non apporterò modifiche sostanziali perché voglio preservare il contesto storico della casa, mi piace molto immaginare la famiglia che ha vissuto prima di me, la facciata sarà interessata però dal videomapping.

Le proiezioni permetteranno di immaginare come era quel palazzo nel 1900, con le persone che lo vivevano e cucinavano, metterò insieme antico e moderno. Ci saranno anche delle informazioni, ho sentito che molti hanno ancora timore del vivere in Città vecchia e mi dispiace, non è così, questa vecchia casa, così come tante altre, può diventare bella ed essere vissuta felicemente. Per almeno tre anni i tre piani di questa residenza saranno la mia casa, magari un giorno ne farò una galleria o un centro eventi, dove poter fare festa e mettere musica, ovviamente sempre in stile brasiliano».

Spesso bisogna allontanarsi per mettere a fuoco, accade anche per gli amori, compreso quello per la propria terra.
«Alcuni miei amici tarantini che vivono fuori dalla loro città – conclude Magalhaes - hanno sentito la mia storia e so che stanno pensando di tornare. Taranto si sta trasformando e sviluppando in questo momento, io spero di vedere la Città vecchia piena di gente, eventi, arte e cultura».

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