Convertini: «Un libro fotografico per aiutare i bambini della Siria»

Convertini: «Un libro fotografico per aiutare i bambini della Siria»
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Lunedì 18 Febbraio 2019, 13:48 - Ultimo aggiornamento: 13:51

Il titolo del libro è I Bambini di Nessuno, il contenuto è il racconto fotografico delle ultime missioni umanitarie per Terre Des Hommes nei campi profughi siriani ad Aarsal, al confine siriano-libanese, e a Zarqa, al confine siriano-giordano, e nelle baraccopoli del Myanmar compiute dall'attore e conduttore pugliese Beppe Convertini.
«E' una sorta di diario di bordo delle prime due missioni in Siria, in cui racconto di una guerra civile assurda ancora in corso che ha martoriato la popolazione mietendo centinaia di migliaia di vittime e provocando milioni di profughi», spiega Convertini che stasera alle 19 sarà protagonista di un incontro alla Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca, proprio per presentare questo suo libro edito da Adamaiora.
«Nella mia ultima missione in Myanmar a luglio scorso le condizioni di vita nelle baraccopoli costruite intorno alle discariche erano disumane. I bambini cercavano il cibo nei rifiuti per poter sopravvivere in condizioni igienico sanitarie assurde - continua Convertini - è stato molto emozionante essere a contatto con i piccoli birmani delle popolazioni meno abbienti perché ho potuto dedicare molto tempo giocando con loro e portando loro cibo, indumenti, libri, quaderni e cercando di dare loro la possibilità di andare a scuola vivendo una quotidianità quasi al pari degli altri bambini più fortunati. In sostanza provare a far vivere ai bambini la vita di un bambino».
Non è stata una missione facile, né tranquilla. «Ho corso un rischio vero e proprio soprattutto nella prima missione dove c'è stato un doppio attentato kamikaze a 500 metri da me con 40 morti quindi ho aiutato i piccoli profughi nel corso di un conflitto devastante. In una di queste giornate molto intense vissute nelle baraccopoli ci siamo poi imbattuti in una lite furibonda tra bande rivali che hanno sciabolato i loro machete duellando come in una storia d'altri tempi. Naturalmente non passando inosservati perché occidentali siamo stati coinvolti in questo scontro, puntandoci anche le armi, ma grazie alla nostra guida locale birmana e alla popolazione indigena che ci ha visto adoperarsi per loro siamo riusciti a scamparla».
La casa editrice Admaiora di Giuseppe Pierro ha pubblicato il libro per per contribuire agli aiuti per i bambini siriani e birmani: il ricavato della vendita, infatti, sarà devoluto alla fondazione Terre Des Hommes.
Conclude Convertini: «Io ho perso mio papà a 17 anni per un cancro ai polmoni e ogni sera alcuni medici volontari venivano a casa prendendosi cura moralmente e medicalmente di lui. Lo facevano gratuitamente e questo mi ha spinto a impegnarmi in tante campagne sociali e soprattutto a spendermi personalmente sul campo in Siria e in Myanmar».
 

 

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