Un incendio nel reparto di colata continua all'interno dello stabilimento siderurgico

Un incendio nel reparto di colata continua all'interno dello stabilimento siderurgico
di Alessio PIGNATELLI
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Martedì 25 Febbraio 2020, 14:20
Un incendio nel reparto di colata continua all'interno dello stabilimento siderurgico è avvenuto ieri pomeriggio. L'episodio è stato duramente criticato dall'Usb che ha anche inviato foto e video al ministro Patuanelli, ai parlamentati jonici e al sottosegretario Turco. L'azienda ha poi spiegato che tutto è rientrato immediatamente senza danni a persone o impianti. Il coordinatore dell'Unione sindacale di base, Franco Rizzo, ha denunciato un episodio avvenuto ieri pomeriggio intorno alle ore 17 nel reparto colata continua all'interno dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal. «Questa è la sicurezza che la multinazionale garantisce ai lavoratori dell'ex Ilva - ha detto - Le immagini dimostrano che si vive una condizione di pericolo costante nella fabbrica. Il governo dovrebbe intervenire al più presto per costruire un'alternativa economica seria. Non è possibile vivere ogni giorno pensando di poter perdere la vita o per la mancata sicurezza sul lavoro o per le malattie che l'inquinamento prodotto dall'industria causa. Lo ripetiamo con insistenza: è tempo di agire». L'azienda ha spiegato che durante l'avvio delle normali procedure di colaggio della siviera acciaio numero 70, si è avuta un'infiltrazione di acciaio dal cassetto della stessa siviera. Immediatamente è stata attivata la procedura di sicurezza. L'evento si è concluso dopo breve tempo senza aver procurato alcun danno a persone o impianti. Per quanto concerne i dati rilevati dalle centraline su anidride solforosa e acido solfidrico, Usb ha attaccato ancora: «La situazione continua a essere grave e quindi ci ritroviamo ancora una volta a chiedere risposte e prese di posizione, anche drastiche, in una città in cui non viene garantito nulla: né il lavoro, né la salute. A un sistema industriale che non solo non produce lavoro stabile e sicuro, va evidentemente addebitata anche la responsabilità di continuare a inquinare e a rendere l'aria irrespirabile». Per Rizzo, infine, è evidente che «assume un'importanza particolare lo strumento rappresentato dal decreto legge Taranto che, se rimodulato, da un lato potrebbe servire a ristabilire gli equilibri in un territorio come il nostro e dall'altro rappresenterebbe un'occasione preziosa per il governo per dimostrare con i fatti ciò che va annunciando da tempo».

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