Trasporti, tensione tra sindacati e Ctp: si va verso lo sciopero

Trasporti, tensione tra sindacati e Ctp: si va verso lo sciopero
di Alessio PIGNATELLI
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Venerdì 9 Settembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:15

Scoppia il caso Ctp, l’azienda Consorzio trasporti pubblici di Taranto. Linee subappaltate ad altra compagnia, autisti trasferiti, depositi in stato fatiscente: sono le accuse di sindacati che hanno rotto i rapporti col management denunciando le numerose criticità e minacciando uno sciopero per i prossimi giorni.

Si è conclusa negativamente la prima fase delle procedure di raffreddamento tra le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl e UilTrasporti e il Ctp s.p.a Taranto.

La rottura, spiegano in una dura nota unitaria i sindacati, in primis per «la mancanza di corrette relazioni industriali, la cessione di alcune linee, la chiusura di una sede periferica aziendale, il parco rotabile».

La protesta dei sindacati

La cessione delle linee, raccontano i segretari Zotti (Filt-Cgil), Squicciarini (Fit-Cisl) e Sasso (UilTrasporti) «non trova fondamento in alcun motivo vero se non in una mal gestione del parco rotabile attualmente versante in condizioni disastrose che non lascia margini all’immaginazione di quel che potrà accadere nel prossimo futuro e di una gestione delle risorse umane inadeguata». Il riferimento, in particolare, è alle due linee che collegano Laterza con Ginosa Marina e Putignano con Castellaneta entrambe “cedute” alla ditta Padovano.

«Poteva essere evitato tutto questo se ci fosse stata una programmazione sulla manutenzione dei mezzi - continuano - Basti pensare che in un passato abbastanza recente l’azienda effettuava servizi sulle linee interurbane, oggi rientrate nella disponibilità dell’azienda urbana di Taranto, disponendo di uomini e mezzi oggi un capovolgimento repentino tanto da affidare alcune tratte a ditte esterne e rischiare di non poter espletare il servizio per la mancanza di mezzi».

C’è poi un’altra questione. L’azienda - da ultima documentazione - conta in totale 242 dipendenti di cui la gran parte è costituita da autisti. Una dozzina di questi è stata spostata da Laterza a Palagiano proprio a causa di problematiche tecniche sulle sedi. Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti denunciano inoltre la mancanza delle corrette relazioni industriali «in un momento storico complesso e complicato come quello attuale dove i lavoratori impegnati quotidianamente sul campo devono vedersi stritolati ulteriormente nella morsa di un sub -affidamento che di fatto penalizzerà solo e soltanto i dipendenti interessati. A nulla è valso il tentativo di improntare la discussione almeno sulla salvaguardia del luogo di lavoro per non creare ulteriori aggravi economici sulle famiglie dei dipendenti già gravate dagli aumenti dei costi dell’inflazione».

La minaccia di sciopero

Infine, c’è quella che viene considerata una questione di opportunità. Ctp è una società per azioni a totale partecipazione pubblica che svolge servizi di trasporto pubblico locale nell’area territoriale della Provincia jonica. E proprio l’ente Provincia possiede la stragrande maggioranza del capitale sociale. I sindacati si aspettavano allora che, in vista delle prossime elezioni provinciali, alcune decisioni potessero essere rimandate a un quadro più chiaro. «L’incontro tenutosi nella sede aziendale di via del Tratturello Tarantino - conclude la nota di Zotti, Squicciarini e Sasso - ha confermato le gravi criticità evidenziate da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti concludendo negativamente la prima fase delle procedure di raffreddamento. Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti continueranno la loro azione nelle sedi opportune al fine di tutelare i lavoratori e salvaguardare gli interessi collettivi per un trasporto che possa soddisfare le esigenze della clientela tutta».

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