Terremoto giudiziario sui rifiuti: «Revocare le autorizzazioni»

La discarica di Grottaglie
La discarica di Grottaglie
di Mario DILIBERTO
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Domenica 17 Marzo 2019, 10:13
«Appia Energy, Italcave e ovviamente Torre Caprarica. Raddoppi e ampliamenti che andrebbero sospesi, con un provvedimento da adottare in autotutela». Va dritto al sodo il segretario del Partito Democratico jonico Giampiero Mancarelli nella conferenza stampa convocata nella sede del partito a due giorni dai clamorosi arresti del caso tangenti e rifiuti. Uno scandalo deflagrato all'alba di giovedì e che ha spalancato le porte del carcere al potentissimo ex presidente della Provincia Martino Tamburrano, al dirigente Lorenzo Natile e a due imprenditori. Tutti coinvolti nel presunto valzer di mazzette che avrebbe accompagnato il rilascio del via libera all'ampliamento della discarica di Torre Caprarica, in agro di Grottaglie. Una storiaccia con la quale la politica ora deve fare i conti. E dal Pd si è partiti a testa bassa, con Mancarelli che ha invocato provvedimenti drastici in maniera da segnare quella che appare come una inversione a U sul piano della gestione delle scelte in materia di ambiente e ciclo dei rifiuti. «Non entriamo nella vicenda giudiziaria e non vogliamo emettere verdetti che spettano ad altri. Di certo esprimiamo una condanna morale per gli inciuci che si sono verificati. Ci limitiamo - ha spiegato Mancarelli - ad un appello al nuovo presidente della Provincia Giovanni Gugliotti. Chiediamo di dare prova della volontà di dare un taglio con il passato. E questo può avvenire solo attraverso l'annullamento in autotutela di ogni tipo di autorizzazione riconducibile ad un quadro politico dirigenziale e politico finito sotto accusa. A cominciare ha aggiunto dai provvedimenti più rilevanti per l'impatto sul territorio. Ovvero quelli che riguardano la discarica Italcave, il raddoppio della centrale di Appia Energy e, come è ovvio, il sito di Torre Caprarica».
Ma il segretario provinciale, in passato anche assessore provinciale all'ambiente della giunta di Gianni Florido, seppure per un breve periodo, ha affondato i colpi mettendo nel mirino quanto avvenuto nell'ente all'ombra di Tamburrano. Nella sua disamina ha ricordato la sostituzione del dirigente all'ambiente Stefano Semeraro e il capovolgimento della sua intenzione di mutare l'indirizzo in tema di autorizzazioni per le discariche.
«Quel dirigente ha spiegato Mancarelli voleva modificare la politica degli ampliamenti che si traducono in una sorta di accanimento sempre sugli stessi territori. Venne sostituito e con lui si è tornati a seguire scelte diverse. E oggi siamo costretti a fare i conti con il quadro avvilente che emerge dalle cronache giornalistiche. Io da cittadino mi sento solo di ringraziare la magistratura per l'attenzione posta su una questione di fondamentale importanza. Così come ringrazio i tanti comitati che sul territorio sono le sentinelle contro il malaffare e l'aggressione all'ambiente. Il Pd è al loro fianco. Per questo chiediamo al presidente Gugliotti un gesto forte che dimostri l'intenzione di chiudere i conti con il passato. Da sammarzanese aggiungo solo ha concluso che resto senza parole nel leggere che miei compaesani abbiano avuto un ruolo nell'ombra per l'ampliamento di Torre Caprarica, ben sapendo quello che rappresenta per la nostra cittadina. Non è un caso che si tratti di persone politicamente sempre lontane dal Partito Democratico, che per questo ha inevitabilmente pagato un prezzo in termini di riscontro elettorale».
A fare da eco alle parole del segretario provinciale anche il segretario di Grottaglie Francesco Montedoro e il consigliere provinciale Emanuele Di Todaro, assente invece l'altro consigliere provinciale del Pd Gianni Azzaro. «A Grottaglie ha spiegato Montedoro il Pd è sempre stato contro il partito dell'ampliamento della discarica. Senza se e senza ma. Una posizione che dobbiamo alla nostra terra e che intendiamo mantenere».
«Siamo all'opposizione in Provincia ha aggiunto Di Todaro ma chiediamo a Gugliotti un confronto su questo tema come sul resto. Siamo pronti al dialogo nell'interesse della terra jonica e ci aspettiamo dal presidente un segnale concreto di voler chiudere i conti con il passato».
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