L’idea nasce nel 2018, a fine dicembre arriva la legge istitutiva e anche uno stanziamento di ben 9 milioni di euro totali suddivisi in tre anni. Solo che quei tre anni sono passati ma del Tecnopolo del Mediterraneo non c’è nemmeno l’ombra. Già perché dalle fanfare che ne accompagnarono il percorso - si disse che avrebbe rilanciato l’intero Mezzogiorno e non solo Taranto - acqua sotto i ponti ne è passata ma di fatti, invece, se ne sono visti pochini.
Insomma, quello che nasceva con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento europeo nel campo della innovazione tecnologica di stampo green, una sorta di centro d’incontro tra ricerca applicata ed esigenze delle imprese, al momento è un progetto fantasma.
Il pressing del comitato
Ma il comitato del Tecnopolo presieduto da Giuseppe Barbaro non ci sta e cerca di riportare in auge nell’agenda politica questa iniziativa che langue da tempo. «Ostacoli ufficialmente non ce ne sono - spiega Barbaro - non è successo un episodio in particolare.
La cronistoria
È bene però ripercorre i passi salienti di questa vicenda. L’idea di realizzare un progetto configurato come Tecnopolo per la sostenibilità nasce nel 2018 da un’intuizione condivisa tra l’allora portavoce della neo nata Asvis (Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile) Enrico Giovannini e l’allora viceministro del Miur, Lorenzo Fioramonti. Scaturita da un’esigenza nazionale e internazionale di agevolare la diffusione dei contenuti dell’Agenda 2030 anche nel mondo dell’impresa, entrambi gli ideatori concordano e propongono come luogo ideale, per collocare la sede del Tecnopolo, la città di Taranto: un crocevia al centro del Mediterraneo. Con la Legge 145 del 30 dicembre 2018 viene dunque istituita la fondazione denominata «Istituto di Ricerche Tecnopolo Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile».
La presentazione ufficiale dell’Istituto avviene a Taranto il giorno 8 Maggio del 2019. In quei mesi gli scossoni sul fronte politico nazionale inducono a mettere da parte l’iniziativa e solo dopo un anno si torna a parlare del Tecnopolo grazie ad alcuni forum in città. Il 2 Aprile 2021 viene finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo statuto della Fondazione Tecnopolo del Mediterraneo ma, inspiegabilmente, la realizzazione langue. Esattamente un anno fa, inoltre, l’ex ministro Fioramonti presenta un’interrogazione parlamentare per chiedere conto dei motivi per i quali il Tecnopolo del Mediterraneo ancora non sia stato realizzato. Da maggio, un gruppo di cittadini si costituisce in un comitato per seguire più direttamente la vicenda e tentare di interloquire con il Governo per comprendere ed eventualmente dare soluzioni ai problemi che hanno finora impedito al Tecnopolo di diventare una realtà operativa.
«Non vogliamo lasciare nulla di intentato - chiosa Barbaro - anche la ministra Carfagna ritiene che il Tecnopolo del Mediterraneo possa costituire un momento di riscatto per il territorio. Abbiamo già un paio di idee da proporre per l’individuazione di una sede immediatamente fruibile e adatta ad ospitare l’Istituto di Ricerca. Ci vuole però la volontà e occorre il sostegno di istituzioni e stakeholder per non sprecare questa opportunità fondamentale».