Tariffe Tari da aumentare ma la maggioranza non c'è: consiglio comunale in subbuglio a Taranto

Tariffe Tari da aumentare ma la maggioranza non c'è: consiglio comunale in subbuglio a Taranto
Tariffe Tari da aumentare ma la maggioranza non c'è: consiglio comunale in subbuglio a Taranto
di Paola CASELLA
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Sabato 31 Luglio 2021, 05:00

L’aumento delle tariffe Tari, per le utenze domestiche in particolare, arriva come un fulmine a ciel sereno ed infiamma il dibattito nel consiglio comunale di Taranto, riunitosi ieri pomeriggio a Palazzo di Città. A spiegare quanto sta accadendo sul piano tecnico è il dirigente della direzione Risorse finanziarie Stefano Lanza: «Le tariffe vengono calcolate in base ad un piano economico-finanziario elaborato dall’Ager sulla scorta di dati che vengono da noi forniti. Noi inviamo i dati finanziari dei costi sostenuti sia dal Comune di Taranto che dal gestore - che è l’Amiu - e l’Ager, sulla base di questi, redige un piano finanziario con un costo complessivo. Venerdì sera abbiamo saputo che il piano finanziario su cui calcolare le tariffe è 44 milioni di euro circa. Siccome le tariffe devono essere approvate, a pena di decadenza, entro il 31 luglio, ci siamo affrettati ad emanare una proposta di consiglio che naturalmente ha preso in considerazione il nuovo piano finanziario comunicato dall’Ager che si discosta da ciò che avevamo previsto in bilancio ad aprile di 2 milioni e 300 mila euro».

Il presidente della commissione Bilancio Dante Capriulo, insieme agli uffici tecnici, ha predisposto un emendamento in cui si prevede di utilizzare le somme ricevute dal governo centrale per i ristori Covid per attenuare l’impatto dell’aumento delle tariffe. La proposta di emendamento, però, ha ottenuto solo 15 voti a favore (compresi Emidio Albani, Cosimo Cotugno e Vittorio Mele della Federazione Stellato-Bitetti-Musillo) e, non essendo stato raggiunto il numero legale necessario alla sua approvazione (17 presenti), il presidente del consiglio Lucio Lonoce ha sospeso la seduta per cinque minuti. Alla ripresa i consiglieri presenti erano solo 9 e i lavori sono terminati.

Si tornerà in aula questa mattina alle 9.30. Ad assistere alla discussione che ha preceduto la votazione anche il sindaco Rinaldo Melucci.

Le dichiarazioni dei consiglieri

«Il nuovo piano della differenziata del Comune, - ha commentato il consigliere Giampaolo Vietri di Fratelli d’Italia - oltre a rendere un servizio inefficiente, risulta ancora più oneroso, nonostante il sindaco avesse affermato che questo piano della differenziata avrebbe ridotto il costo della Tari a carico dei contribuenti. Ed invece Melucci è contraddetto dai numeri».

La consigliera Floriana De Gennaro di Fratelli d’Italia ha puntato l’indice contro la gestione dell’Amiu, in particolare per gli «oltre 10 milioni di euro spesi per l’acquisto dei cassonetti ingegnerizzati installati al Borgo, i quali hanno creato così tante difficoltà che alla fine è stato deciso di non utilizzare più il tesserino magnetico».

Il consigliere Piero Bitetti, uscito dall’aula al momento del voto, ha detto, invece, che, «pur apprezzando lo sforzo del consigliere Capriulo nel redigere l’emendamento, invito l’aula a non aumentare le tariffe, perché così si rischia di compromettere quanto finora è stato realizzato. Un fatto da non trascurare considerato che tra qualche mese si andrà al voto. I cittadini che, stanno vivendo grandissime difficoltà, amplificate dalla pandemia, percepirebbero questo aumento come un gesto di distacco dai loro bisogni e dalle loro necessità».

Cosimo Cotugno, infine, ha detto che sarebbe rimasto in aula, ma ha chiesto al sindaco di impegnarsi a chiedere alla Regione Puglia a che punto è il piano dei rifiuti, visto che l’aumento di discariche private reca nocumento al territorio. «I poteri forti - ha concluso il consigliere - gestiscono il territorio, ma noi dobbiamo rispondere ai cittadini».

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