Adotti un cane? Il Comune ti rimborsa la Tari

Adotti un cane? Il Comune ti rimborsa la Tari
di Lucia J. IAIA
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Giovedì 28 Marzo 2019, 07:26
Cani randagi e tasse potrebbero apparire argomenti distanti tra loro. Ma non a Maruggio, il piccolo Comune della provincia di Taranto dove, da oggi, chi adotterà un cane si vedrà rimborsare i soldi spesi per la Tari, la tassa sui rifiuti. Un provvedimento questo, che dovrebbe riguardare una sessantina di cittadini, in proporzione al numero degli animali adottabili nei canili convenzionati.
Ad annunciare e promuovere la delibera di giunta comunale, il sindaco Alfredo Longo. L'idea è semplice ma, senza dubbio, inedita. «A Maruggio sottolinea Longo - chi adotta un amico, trova un tesoro. È previsto il rimborso totale della Tari per chi adotta un cane di proprietà comunale dal canile consortile San Francesco di Lizzano o dal canile Solazzo di Maruggio».  Ma non solo, perchè, come è noto, l'adozione di un cane comporta, soprattutto all'inizio una serie di spese che non tutti possono sostenere. Ecco perchè, il Comune se ne fa carico. «Oltre al rimborso della Tari rassicura il sindaco - garantiremo le vaccinazioni ed una visita veterinaria gratuita annuale presso un veterinario convenzionato con l'Ente».
Sui social già spopola l'iniziativa che piace molto, nonostante le perplessità di chi teme che, una volta incassato il beneficio, l'animale venga poi abbandonato. Una eventualità però, scongiurata dai numerosi controlli che seguiranno la fase di adozione. «Ovviamente spiega il sindaco - nel preaffido, saranno valutate le condizioni di adottabilità della famiglia ospitante da parte dei volontari comunali del benessere animale ed effettuati controlli sullo stato di salute del cane prima dell'erogazione del contributo a rimborso. Nei canili convenzionati con il Comune di Maruggio prosegue Longo - ci sono 63 cani in cerca di una famiglia che possa donargli solo un po' d'amore. Loro sapranno darvene più di quanto mai possiate riceverne. Adottate un cane dal canile, farà bene al vostro portafoglio e soprattutto al vostro cuore».
Nello specifico, chi intende beneficiare di questa misura dovrà sottoscrivere un protocollo d'intesa con il Comune. Nel documento, scaricabile anche sul sito istituzionale, sono indicati chiaramente dei punti che riguardano gli impegni ed i compiti dell'Ente nei confronti del cane e dell'adottante, ma anche precisi divieti e regole da rispettare affinché sia garantito il benessere dell'animale. Inoltre, l'animale dovrà essere visitabile ogni volta che l'Ente lo riterrà necessario proprio al fine di verificarne lo stato di salute. Un regolamento che comunque, al di là dei divieti e dei controlli, mira soprattutto a favorire il rapporto affettivo tra l'uomo e l'animale. «Il soggiorno dei cani nel canile si legge nel protocollo d'intesa tra Ente e cittadino è solo un breve e transitorio periodo e non un carcere a vita». Infine, ci si chiede se il risparmio sulle tasse sia temporaneo ma anche questo aspetto, è chiarito nel protocollo. «È scontato che verrà riconosciuto all'adottante per tutto il periodo di esistenza in vita dell'animale stesso. L'esistenza in vita del cane, comunque, deve essere garantita in modo dignitoso e rispettoso». Sono questi a dire il vero, due aggettivi ricorrenti nell'accordo che il cittadino dovrà sottoscrivere in caso di adozione, quasi a voler ribadire che il trattamento riservato all'animale dalla sua nuova famiglia non potrà prescindere da questi fattori.
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