Due condanne all'ergastolo. Venti anni di carcere al terzo uomo. Questo il verdetto della Corte di Assise di Taranto per i tre imputati sotto processo per l'omicidio di Graziano Rotondo, ucciso a colpi di pistola nel sotterraneo di una palazzina di via Machiavelli, nel rione Tamburi, usato dalla mala come deposito di droga e armi. I giudici hanno inflitto il carcere a vita ai cognati tarantini Vincenzo Balzo e Carmelo Nigro. Venti anni di reclusione a Giovanni Nigro, per il quale sono cadute le aggravanti contestate ed è stata riconosciuta la diminuente del rito abbreviato.
Il delitto
Graziano Rotondo venne assassinato in quel tunnel del rione Tamburi il 16 dicembre di tre anni fa.
Le indagini
Nelle immediatezze la Polizia arrestò i due cognati entrambi residenti nella palazzina sotto la quale vi era quel deposito di droga e armi. A distanza di un anno venne arrestato anche il terzo uomo ritenuto coinvolto nel delitto. Il pm aveva contestato a tutti l'accusa di omicidio aggravato dalla crudeltà e dai motivi abietti. Per tutti gli imputati è stata esclusa la seconda aggravante. Per Carmelo Nigro e Vincenzo Balzo è rimasta quella di aver agito con crudeltà e per questo sono stati condannati all'ergastolo.
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