Truffa on line sulle carte "Pokemon", sequestrati beni per mezzo milione di euro. Indagati quattro tarantini

Truffa on line sulle carte "Pokemon", sequestrati beni per mezzo milione di euro. Indagati quattro tarantini
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Venerdì 13 Gennaio 2023, 08:50 - Ultimo aggiornamento: 20:54

Quattro tarantini indagati e sotto sequestro beni per un valore di 439.000 euro. Hanno portato a Taranto le indagini condotte dai militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Milano, coordinati dalla Procura della Repubblica del capoluogo lombardo, su una presunta truffa on line messe a segno con la vendita sul web di carte da collezione "Pokemon". I finanzieri hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di urgenza, successivamente convalidato dal gip di Milano, disposto fino all’importo di 439mila euro.

Il provvedimento

La somma sequestrata corrisponde, secondo gli investigatori, all’illecito profitto di un’articolata e insidiosa truffa commessa su nota piattaforma di e-commerce. Le indagini, condotte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano, partendo dalla denuncia, presentata dalla società titolare della piattaforma online, hanno consentito di individuare la persona che, servendosi di vari account, poneva sistematicamente in prevendita carte da collezione “Pokemon”, appropriandosi delle somme degli acquirenti, ai quali non veniva poi consegnato quanto pattuito, così esponendo la società titolare della piattaforma nei confronti degli utenti.

Le indagini

Gli accertamenti, svolti per ricostruire le transazioni su numerosi rapporti bancari e i contatti sulle utenze telefoniche e internet del sedicente venditore e di suoi collaboratori, hanno permesso di identificare i quattro responsabili, tutti residenti in provincia di Taranto.

A carico di uno degli indagati è stata accertata una serie di azioni artificiose volte ad impedire l’identificazione della provenienza delittuosa delle somme percepite, anche mediante l’impiego di ulteriori persone fisiche e giuridiche interposte, nei cui confronti è ipotizzato il reato di riciclaggio. 

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