Taranto, troppi casi covid: gli alunni del Martellotta tutti a casa, si rientra in aula il 4 febbraio. Uil: screening con tamponi in classe

Taranto, troppi casi covid: gli alunni del Martellotta tutti a casa, si rientra in aula il 4 febbraio. Uil: screening con tamponi in classe
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Martedì 25 Gennaio 2022, 18:52 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 14:08

L'istituto comprensivo Martellotta di Taranto farà ricorso alla didattica a distanza, gli alunni rinetreranno in presenza il prossimo 4 febbraio. Troppi contagi da Covid e un' «intera scuola va in Dad a Taranto».

L'istituto Martellotta tornerà in presenza il 4 febbraio

Si tratta dell'istituto comprensivo Martellotta, che farà ricorso alla didattica a distanza e riaprirà in presenza il 4 febbraio prossimo, se le condizioni lo permetteranno. «La scuola senza alunni - spiega il dirigente scolastico Giovanni Tartaglia - è come una biblioteca senza libri ma il crescente numero delle classi coinvolte dall'ondata epidemiologica, ci ha portato, condivisa con il dipartimento di prevenzione Asl Taranto, alla sofferta decisione di chiudere temporaneamente l'attività in presenza del plesso principale di via Scoglio del Tonno e corso Annibale, riferito all'Infanzia, Primaria e Medie».

La didattica a distanza sarà erogata secondo il protocollo previsto dalla scuola e i docenti continueranno a prestare regolarmente servizio in presenza. «Un ultimo appello - osserva il dirigente scolastico - lo rivolgo alle famiglie a cui chiedo comprensione per gli inevitabili inconvenienti ma chiedo loro al contempo di stringere un vero patto di alleanza con l'istituzione scolastica».

Resta in ogni caso la possibilità didattica in presenza per gli allievi disabili o con bisogno educativi speciali. «L'auspicio - conclude Tartaglia - è che la situazione possa evolversi e che il 4 febbraio si possa tornare tutti in classe».

La richiesta della Uil

Intanto il segretario generale della Uil Scuola Puglia ha chiesto che venga avviata una costante attività di screening con tamponi nelle classi, per evitare di chiuderle. «Solo un'attività costante di screening preventivo può permettere alla scuola di garantire la didattica in presenza nella massima sicurezza» e per questo «sarebbe necessario e urgente un accordo regionale con le associazioni di categoria e la protezione civile per spostare il flusso dei tamponi dalle farmacie, dai laboratori diagnostici e dai drive-in di volontariato nelle scuole». Lo chiede Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia, ritenendo che «la prevenzione è l'unica misura che può consentire la tenuta del sistema scolastico e a nulla servono i tamponi somministrati dopo che i contagiati hanno avuto accesso nei locali scolastici».

Per il sindacato, spostare i tamponi direttamente nelle scuole «consentirebbe di alleggerire la pressione burocratica in cui sono sprofondate le scuole e darebbe respiro ai medici pediatri e di medicina generale, nonché al sistema sanitario più in generale». «Se le forze in campo non lo consentono - aggiunge Verga - si faccia ricorso al personale dell'esercito, ma non si può restare inermi. Solo in questo modo si può evitare di chiudere le classi e, in alcuni casi come già accaduto, intere scuole. L'importante è fare presto: ogni giorno di scuola perso avrà significative ripercussioni sulle generazioni future»

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