Telecamere per sorvegliare i lavoratori, nei guai un ristoratore

Un posto di blocco dei carabinieri
Un posto di blocco dei carabinieri
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Sabato 5 Novembre 2022, 09:49 - Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 11:41

Controllava con le telecamere l'attività dei lavoratori del suo bar ristorante situato in una cittadina della provincia di Taranto. Per questo un tarantino di 62 anni è stato multato dai carabinieri del Nil, il nucleo distaccato presso l'ispettorato del lavoro. Quelle telecamere, infatti, erano state piazzate senza la preventiva autorizzazione, in violazione di quanto previsto dallo Statuto dei lavoratori. Il caso è stato scoperto nell'ambito di una raffica di servizi sul territorio condotto dai militari della compagnia di Massafra proprio con il supporto del reparto speciale del Nucleo Ispettorato Lavoro Carabinieri di Taranto.

I controlli

Nel corso dell’attività ad "alto impatto" i carabinieri hanno anche arrestato due persone di Statte, un 32enne e un 60enne, entrambi accusati di furto in abitazione.

I due sono finiti dietro le sbarre in esecuzione di un ordine di carcerazione. Devono scontare un residuo di pena di 2 anni e 2 mesi di reclusione. Sono stati effettuati anche diversi posti di blocco: 200 i veicoli controllati con la contestazione di 18 violazioni al codice della strada.

Le imprese

Il Nucleo Ispettorato del Lavoro, come si è detto, ha effettuato controlli in un bar ristorante, dove il legale rappresentante, un uomo di 62 anni, sarebbe incorso in alcune violazioni dello Statuto dei lavoratori per aver installato un impianto di videosorveglianza con possibilità di controllare a distanza i lavoratori, senza la prevista autorizzazione. Un 55enne, invece, sarebbe incorso in alcune violazioni al Testo Unico sulle norme relative alla salute, sicurezza e informazione dei lavoratori, per non aver sottoposto i lavoratori alla visita medica periodica di idoneità. Dopo l'attività ispettiva, sono state comminate sanzioni penali per un totale di 6.400 e i due sono stati segnalati in Procura.  contestuale deferimento alla Procura della Repubblica di Taranto.

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