Sulla questione, esattamente nel dicembre scorso, intervenne lo stesso presidente della Provincia, Tamburrano assicurando che i fondi per il completamento dell’opera erano stati richiesti nell’ambito dei finanziamenti previsti dal tavolo istituzionale del contratto istituzionale di sviluppo, dopo che egli stesso, nell’ottobre del 2015 ne formalizzò la richiesta sia alla Presidenza del Consiglio che alla Regione Puglia.
Ma perché i lavori sono stati bloccati per così lungo tempo? Di fatto lo stop sarebbe stato determinato da un contenzioso apertosi tra l’Acquedotto Pugliese e l’impresa appaltatrice, una società consortile con sede in provincia di Benevento. Motivo del contendere furono gli interventi da realizzare sull’impianto fognante situato lungo via Consiglio. A ciò si unirono anche problemi con l’Anas che non diede l’ok per l’utilizzo di zone interessate dal passaggio del tronco fognario. Ma ora, fa sapere Tamburrano «con la ripresa dei lavori si potrà dare attuazione alle opere speciali di sottopasso alla antica via Romana, quasi parallela a via Consiglio e si potrà assicurare il raccordo funzionale al tratto che porterà verso il ponte P. Penna; la particolarità delle opere d’arte previste richiede un tempo di costruzione fino al giugno 2018». Il primo lotto, ricordano dalla Provincia, collegherà la Tangenziale con il quartiere Salinella, mentre il secondo lotto interesserà il quartiere Taranto Due. «Per questo secondo lotto – chiarisce la nota - si sta procedendo, seppure con ritardi per via delle interferenze con i sottoservizi e con le linee aeree telefoniche ed elettriche; si prevede l’ultimazione dei lavori entro il 31 dicembre di quest’anno». A completamento dell’opera v’è il terzo lotto (da Taranto Due al Cimitero di Talsano) il cui progetto esecutivo, per l’importo di 50,7 milioni di euro, è inserito nelle opere prioritarie dei piani finanziari della Regione Puglia.