Corre il malcontento tra gli infermieri della Asl di Taranto (ma anche tanta rabbia per i casi più gravi) che lamentano la mancanza di somme nella busta paga di novembre.
Il fatto
Lo stipendio che doveva essere più corposo per gli arretrati del nuovo contratto atteso da 12 anni, per tanti si è rivelato una delusione, per alcuni una beffa e per altri un’inaspettata manna dal cielo. Insomma, un garbuglio incredibile che sta provocando accese discussioni nelle corsie e infiammando le chat dei diversi gruppi della categoria.
I calcoli
Ecco cosa sta accadendo. Tra adeguamento previsto nel nuovo contratto e relativi arretrati di 12 anni e il solito cedolino mensile, la somma attesa, al netto delle trattenute, doveva oscillare tra i 3500 e i 4000 euro, secondo i ruoli e fascia d’anzianità di ognuno. È accaduto invece che quasi a tutti i conti non tornano e non mancano i casi del salasso di chi si è visto accreditare appena 400 euro. C’è anche chi è stato molto più fortunato con la busta paga pesante sino a novemila euro.
La protesta
Insomma, un chiaro disordine nei conti sui cui effetti c’è chi comincia a chiedere conto al datore di lavoro. È il caso della Uil Funzione pubblica della sanità ionica che in una lettera indirizzata alla direzione generale della Asl chiede «la testa» dei responsabili dell’errore che sta creando problemi in tante famiglie, soprattutto in quelle dei monoreddito. Facendo il punto su questo, il segretario generale della UilFpl, Emiliano Messina, si è spinto a mettere nero su bianco la richiesta «di una istruttoria interna che metta luce su quanto accaduto al fine di prendere una chiara e netta posizione anche ai fini disciplinari nei confronti dei responsabili del procedimento».
Naturalmente, precisa il sindacalista, non prima della immediata liquidazione di quanto dovuto a tutti i lavoratori.