Buste paga "pazze" per gli infermieri: errori di calcolo, in un mese arretrati fino a 9000 euro

Errori in busta paga per gli infermieri di Taranto
Errori in busta paga per gli infermieri di Taranto
di Nazareno DINOI
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Lunedì 28 Novembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 20:18

Corre il malcontento tra gli infermieri della Asl di Taranto (ma anche tanta rabbia per i casi più gravi) che lamentano la mancanza di somme nella busta paga di novembre. 

Il fatto


Lo stipendio che doveva essere più corposo per gli arretrati del nuovo contratto atteso da 12 anni, per tanti si è rivelato una delusione, per alcuni una beffa e per altri un’inaspettata manna dal cielo. Insomma, un garbuglio incredibile che sta provocando accese discussioni nelle corsie e infiammando le chat dei diversi gruppi della categoria.

I calcoli

Ecco cosa sta accadendo. Tra adeguamento previsto nel nuovo contratto e relativi arretrati di 12 anni e il solito cedolino mensile, la somma attesa, al netto delle trattenute, doveva oscillare tra i 3500 e i 4000 euro, secondo i ruoli e fascia d’anzianità di ognuno. È accaduto invece che quasi a tutti i conti non tornano e non mancano i casi del salasso di chi si è visto accreditare appena 400 euro. C’è anche chi è stato molto più fortunato con la busta paga pesante sino a novemila euro.

La protesta

Insomma, un chiaro disordine nei conti sui cui effetti c’è chi comincia a chiedere conto al datore di lavoro. È il caso della Uil Funzione pubblica della sanità ionica che in una lettera indirizzata alla direzione generale della Asl chiede «la testa» dei responsabili dell’errore che sta creando problemi in tante famiglie, soprattutto in quelle dei monoreddito. Facendo il punto su questo, il segretario generale della UilFpl, Emiliano Messina, si è spinto a mettere nero su bianco la richiesta «di una istruttoria interna che metta luce su quanto accaduto al fine di prendere una chiara e netta posizione anche ai fini disciplinari nei confronti dei responsabili del procedimento».

Naturalmente, precisa il sindacalista, non prima della immediata liquidazione di quanto dovuto a tutti i lavoratori.

I casi più eclatanti, fa sapere la Uil nella stessa lettera, sono quelli in cui «alcuni lavoratori hanno percepito 400 euro di retribuzione mentre altri si sono visti quadruplicare la base contrattuale percependo indebitamente novemila euro». La causa degli errori, secondo la Uil, dipenderebbe «dall’immissione dei dati in modo raffazzonato» e senza un vero controllo da parte dei responsabili del procedimento del trattamento economico». Alla base di tutto ci sarebbe la fretta di concludere entro i termini utili per gli stipendi di novembre così come chiedevano i lavoratori preoccupati del salasso contributivo delle maxi trattenute che ci sarebbe state con la busta paga di dicembre già gravata dalla tredicesima. L’alternativa, per molti, è stata peggiore. «È intollerabile – si legge ancora nella missiva inviata al manager Gregorio Colacicco e ai direttori delle aree amministrativa e del personale, rispettivamente Vito Santoro e Loredana Carulli -, che i lavoratori si siano visti decurtare somme importanti della retribuzione o che abbiano avuto corresponsioni ben oltre le loro spettanze che in un caso o nell’altro di sicuro avranno intuibili ricadute familiari». Per rimediare al danno, il personale del settore su cui il sindacato punta il dito, dovrà quanto prima rifare tutti i calcoli per restituire il maltolto a chi ha avuto meno e farsi restituire le somme da chi ne ha avute più del dovuto. 

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