Taranto, punta la pistola e spara ai poliziotti. Era sotto effetto di cocaina, arrestato per tentato omicidio. Il racconto

L'uomo dovrà rispondere di duplice tentativo di omicidio, tentata rapina, porto illegale di arma fa fuoco e resistenza a pubblico ufficiale

Taranto, punta la pistola e spara ai poliziotti. Era sotto effetto di cocaina, arrestato per tentato omicidio. Il racconto
di Mario DILIBERTO
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Domenica 23 Gennaio 2022, 09:54 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 14:02

Sono quattro i capi d'accusa contestati a Pantaleo Varallo, di 42 anni, l'ex vigilante e buttafuori che ieri mattina a Taranto ha sparato contro una Volante della Polizia, ferendo due agenti, in modo non grave, dopo aver tentato di impossessarsi di una Porsche Cayenne da una concessionaria di auto della zona. L'uomo, sposato con due figli, in passato aveva lavorato all'Ilva ed era stato poi licenziato in seguito a un provvedimento disciplinare. Dopo l'arresto Varallo è stato sottoposto al test antidroga e, a quanto si è appreso, è risultato positivo alla cocaina. L'uomo, difeso dall'avvocato Andrea Silvestre, è in attesa dell'udienza di convalida dinanzi al giudice per le indagini preliminari.

Le accuse

L'uomo, bloccato subito dopo l'agguato, è stato arrestato dalla Squadra Mobile per duplice tentativo di omicidio, tentata rapina, porto illegale di arma fa fuoco e resistenza a pubblico ufficiale.

L'ex guardia giurata ha utilizzato una pistola calibro 9, sparando una decina di colpi.

Nelle prossime ore è atteso l'interrogatorio di convalida da parte del gip del Tribunale di Taranto. Uno degli agenti feriti, colpito di striscio a una mano, è stato dimesso dall'ospedale. L'altro, raggiunto a un braccio e a un fianco, è tenuto ancora in osservazione ma le sue condizioni generali sono buone. Con un selfie dal lettino del "Santissima Annunziata" i due poliziotti hanno voluto rassicurare quanti avevano espresso preoccupazione per il loro stato di salute dopo aver visto la terribile scena dell'agguato ripresa da una telecamera di videosorveglianza della zona e dai telefonini dei passanti e poi postata sui social network.

Il racconto della sparatoria

Ha estratto la pistola e ha fatto fuoco contro la pattuglia della Polizia che gli stava dando la caccia. Una tempesta di piombo, scatenata ad altezza d'uomo, che ha ferito due agenti della squadra Volante. Il primo è stato centrato al costato e si è accasciato sul selciato, dopo essere sceso dalla vettura. Il collega che era al volante della macchina ha provato a rispondere al fuoco, ma è stato colpito alla mano da una delle pallottole che hanno incrinato in diversi punti i cristalli blindati della vettura con i colori della Polizia. Il malvivente, poi, si è allontanato a piedi, ma è stato intercettato e bloccato a poche centinaia di metri. Addosso aveva ancora l'arma. Ha provato a puntarla contro gli agenti, ma è stato subito fermato. Ora è in carcere con la contestazione di duplice tentato omicidio, porto illegale di arma da fuoco, resistenza e tentata rapina.

Bloccato e arrestato dalla polizia


Si chiama Pantaleo Varallo, 42enne tarantino, l'uomo che ieri mattina ha seminato il terrore in viale Magna Grecia, sparando a ripetizione contro i poliziotti, poco prima delle 11,30 in una strada che brulicava di gente e di auto. Gli agenti della Volante lo stavano braccando perché poco prima avrebbe avuto un diverbio con un concessionario durante il giro di prova in città di una Porsche Cayenne.

Pantaleo Varallo, 42enne di Taranto


Dopo la segnalazione del sospetto caso di tentata rapina di una vettura, il malvivente, che si era allontanato a piedi, è stato notato da un poliziotto fuori servizio. L'agente lo ha subito segnalato e lo ha anche pedinato per diversi minuti, fornendo alla centrale operativa indicazioni precise e la descrizione del sospettato, completamente vestito di scuro e con un berretto nero calcato sul volto.
Le pattuglie hanno manovrato per chiudere al ricercato ogni possibile via di fuga nella zona e una delle auto lo ha incrociato in viale Magna Grecia, mentre camminava spedito sul marciapiede. La Volante ha fatto inversione, ma mentre si stava posizionando di traverso sulla carreggiata è scattata l'imprevedibile reazione a colpi di pistola.

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L'uomo, in maniera incomprensibile, è tornato sui suoi passi e ha tirato fuori l'arma. Poi ha esploso in rapida successione almeno una decina di colpi con una calibro 9. I primi hanno centrato l'agente che stava per scendere dall'auto e che è caduto sull'asfalto con una ferita all'addome. Gli altri li ha indirizzati da distanza ravvicinata contro il posto di guida. L'altro agente ha tentato di rispondere al fuoco mentre intorno rimbalzavano i proiettili e le schegge dei cristalli della macchina. Uno dei proiettili lo ha ferito di striscio alla mano. Dopo aver scatenato l'inferno, il malvivente si è allontanato di gran carriera, tra la gente terrorizzata che fuggiva da tutte le parti.

I soccorsi ai due poliziotti


Nella zona sono subito arrivati i rinforzi e la fuga è finita quasi subito. I poliziotti della squadra Mobile e della squadra Volante hanno bloccato Varallo nella zona dei Giardini Virgilio. Ha tentato una reazione, tirando fuori ancora una volta quella pistola, ma è stato immobilizzato e arrestato. I due agenti, entrambi di Martina, rispettivamente di 38 e 44 anni, sono stati subito soccorsi e condotti in ospedale. Al pronto soccorso sono giunti in codice rosso. Fortunatamente, con il passare delle ore, sulle loro condizioni sono trapelate notizie confortanti. L'agente ferito alla mano, infatti, è stato dimesso poco dopo il suo arrivo in ospedale. Il collega, colpito al costato, è stato ricoverato in osservazione e non ha mai perso conoscenza. In ospedale i due agenti hanno ricevuto anche la visita del questore Massimo Gambino.

 


Sul luogo della sparatoria sono subito arrivati anche i responsabili della Questura. A coordinare le indagini è stato il capo della squadra Mobile Fulvio Manco. Proprio i suoi uomini hanno bloccato nel giro di pochi minuti il responsabile del duplice tentato omicidio, mentre la dinamica della sparatoria è stata ricostruita dagli esperti delle investigazioni scientifiche. Gli inquirenti hanno anche acquisito le immagini registrate da alcune telecamere di sicurezza piazzate nella zona.
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